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Cronaca

Rastrelliere per bici in tutte le scuole: Ravenna premiata dall’indagine di Legambiente

Quadro positivo per l'Emilia-Romagna nel report di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica e dei servizi: a Ravenna le rastrelliere per bici sono nel 100% delle scuole

Dalle emergenze strutturali al trasporto scolastico, dalla disponibilità del tempo pieno al servizio mensa: Legambiente rende noto il 21esimo rapporto sulla qualità dell’edilizia scolastica e dei servizi in Italia. Nel Paese la scuola continua ad andare a due velocità. Resta ampio il divario tra le scuole del Centro Nord e quelle del sud e delle Isole sul fronte dell’edilizia scolastica e dei servizi: troppe ancora le emergenze strutturali da affrontare e le disuguaglianze da colmare, complice anche la pandemia che ha aumentato le disparità, la dispersione scolastica e il disagio sociale.

Nel 2020 i comuni del Centro-Nord mediamente dichiarano di avere necessità di interventi urgenti in poco più del 36% di scuole, contro quelli del Sud e delle Isole che li richiedono per quasi il 56% degli edifici, che per di più sono in area sismica 1 e 2 nel 74% dei casi, ben trenta punti percentuali sopra la media nazionale (44%). Preoccupa anche il divario sul fronte dei principali servizi, predominanti al Centro-Nord rispetto al Sud-Isole: Classi a tempo pieno - 43% nelle scuole del Centro-Nord contro il 16% del Sud-Isole -, servizio mensa - 65,5% contro 47,9% –, servizio scuolabus - nel 29% degli istituti rispetto al 13,6%.

Ancora troppo basse le pratiche che consentono i percorsi casa-scuola in autonomia e sicurezza: il servizio di pedibus è presente nella Penisola nel 5% delle scuole, in gran parte concentrato nelle regioni settentrionali, così come il servizio di bicibus presente esclusivamente nello 0,2% delle scuole del Nord. Per quanto riguarda gli edifici presenti in strade scolastiche, il 10,8 % si concentra al Nord, il 5,3% al Centro contro il 4,1% del Sud e lo 0,0% delle isole; altro dato riguarda gli edifici posti in Zone 30, il 16,4% si trova al Nord, il 9,3% al Centro mentre il 20% si concentra al Sud e lo 0,0% nelle isole.

In Emilia-Romagna l’indagine restituisce un quadro abbastanza positivo sia sulla qualità dell’edilizia scolastica che dei servizi. Rilevanti soprattutto i dati che riguardano la mobilità casa-scuola e la sicurezza delle aree antistanti gli edifici, che vedono Modena e Reggio-Emilia fra le città italiane con il maggior numero di scuole raggiungibili in bicicletta grazie alla presenza di piste ciclabili lungo il percorso. In generale gli edifici scolastici con piste ciclabili nell’area antistante sono il 56,4% (su una media nazionale del 15,3%) e il 77,8% quelli dove sono presenti le rastrelliere per mettere in sicurezza le bici (su una media nazionale del 37,7%), quota che arriva al 100% a Ravenna e Modena. Un'eccellenza che si trova, oltre che nei due capoluoghi emiliano-romagnoli, solo a Bolzano e Gorizia.

In Emilia Romagna molto positivi anche i dati che riguardano invece le attività e i servizi extrascolastici messi a disposizione dei ragazzi: il 40,7% degli edifici dispongono di una biblioteca (media nazionale 47,1%), l’87,5% dei Comuni finanziano progetti educativi delle scuole (media nazionale 68,4%) e il 75% quelli inerenti i progetti-iniziative per gli under 14 (media nazionale 47,1%). Nel dossier emerge che Reggio-Emilia è la citta che investe maggiormente in Italia per i progetti di integrazione scolastica, laboratori linguistici, mediazione culturale, qualificazione offerta formativa, formazione digitale, con una media per singolo studente di 250 euro. Primato detenuto anche per i progetti rivolti agli under 14, come scuole aperte nel pomeriggio, spazi culturali ed educativi interdisciplinari, integrazione e agevolazioni per centri estivi, oratori cittadini, con una media per singolo studente di 120 euro. Infine la città di Parma figura nella top five dei Comuni con maggiore capacità di spesa per manutenzione straordinaria, con una media investimenti per singolo edificio scolastico di € 72.438.

“Ora più che mai, con le ingenti risorse del PNRR previste anche per le scuole, l’asticella della sfida in termini di messa in sicurezza, riqualificazione e sostenibilità ambientale si fa sempre più alta. La scuola – dichiara Claudia Cappelletti, responsabile nazionale scuola Legambiente - è al centro della transizione ecologica nella doppia e interconnessa veste di principale leva educativa e culturale del Paese che deve interpretare le sfide di cambiamento alle quali educare le nuove generazioni e nello stesso tempo beneficiaria di risorse e opportunità, per essere messa nelle condizioni di essere capace di assolvere a questo ruolo. La qualità diffusa dell’edilizia scolastica e l’accesso per tutti e in tutti i territori ai servizi connessi alla scuola, è una parte dirimente del ripristino di queste condizioni. Investire fortemente nella sostenibilità ambientale, riteniamo, possa tenere assieme queste due velocità della transizione ecologica”.

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