Ravenna 2019, al via l'Agorà. Matteucci: "Patrimonio di tutti i cittadini"

E’ iniziata all’ Almagià “Agorà2019 - La parola alla Cultura”, la tre-giorni organizzata per fare il punto sulla cultura in Romagna e per presentare la candidatura di Ravenna e del territorio a “Capitale europea”.  L’iniziativa che si conclude domenica riunirà amministratori pubblici e privati cittadini, operatori e gruppi, docenti ed esperti per discutere e progettare, con particolare attenzione ai risvolti economici della cultura.

Ad aprire  i lavori di “Agorà” il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, che ha sottolineato come "la candidatura a Capitale europea non è patrimonio del Sindaco, del Comune o dello Staff di Ravenna 2019. Non è neppure patrimonio esclusivo dello straordinario tessuto culturale della nostra città. E’ patrimonio di tutti i cittadini. E’ un patrimonio per non affrontare solo con la paura le sfide che ci aspettano”.

La candidatura, ha aggiunto Matteucci, "è un’occasione per mettere a frutto quello che è un valore aggiunto non solo per la nostra comunità, ponendoci come esempio a livello operativo, creando nuovi progetti culturali che ci avvicinino sempre di più all’Europa e offrendo nuove opportunità per il territorio".

Il sindaco ha osservato che il progetto di candidatura poggi su tre elementi, ponendo al primo posto "un processo partecipativo senza precedenti. I cittadini hanno avuto la possibilità di dare il proprio contributo di idee attraverso l’open call.  Gli operatori e le realtà artistico-culturali, economiche e sociali sono stati chiamati a riflettere e a sviluppare progetti  attraverso il percorso collettivo e partecipato dei gruppi di lavoro".

"Sono oltre quattrocento le proposte collegate alla candidatura che oggi siamo chiamati a discutere e a selezionare - ha ricordato il sindaco -. Il secondo elemento è la  qualità del dossier. Questo documento è decisivo per superare la preselezione che ci avvicinerà all’ambizioso obiettivo che ci siamo posti. A questo documento  stiamo lavorando da tempo, su di esso vogliamo  convogliare tutto l’impegno e la passione   scaturito  da quel  circolo virtuoso e partecipato che è  ‘il cuore’  del progetto di candidatura".

"Infine il terzo elemento che abbiamo voluto che fosse parte integrante di questo progetto, è un intervento molto importante per quanto riguarda la programmazione urbanistica della nostra città: la riqualificazione della Darsena, l’antico quartiere portuale di Ravenna. Fra la Nuova Darsena e la candidatura il nesso è totale. Entrambi indicano una prospettiva, un’idea di città che partendo dalla sua storia e dalle sue tradizioni vuole aprirsi  sempre di più al mondo", ha concluso Matteucci.

La giornata inaugurale è cominciata con una seguita tavola rotonda sui risvolti economici delle politiche culturali, introdotta da una relazione del professor Roberto Grandi, dell'università di Bologna, e animata dalla partecipazione dell'assessore regionale alle attività produttive Giancarlo Muzzarelli, che si è confrontato con gli assessori alla cultura di tutte le realtà coinvolte nel progetto: Provincia di Ravenna, Comuni di Ravenna, Cesena, Faenza, Forlì e Rimini, e Comuni della Bassa Romagna.

La sessione pomeridiana ha visto Nadia Carboni, project manager, ripercorrere le tappe principali del percorso di candidatura, iniziato nel 2007; sono seguiti gli interventi dei Comitati artistico-organizzativi di Forlì, Cesena, Rimini, Faenza e Bassa Romagna; infine il dibattito con artisti, operatori e realtà culturali.

La seconda giornata di lavori sarà completamente dedicata agli interventi dei cittadini ed è stata ideata e organizzata da “Villaggio Globale” affiancando lo staff di Ravenna2019: per fare questo, la “piazza” virtuale dell'Almagià cambierà aspetto, grazie all'allestimento di uno spazio attrezzato per favorire gli incontri e gli scambi di idee e proposte.