Università e ricerca sostengono Ravenna 2019

Si è riunito mercoledì mattina in Municipio il gruppo di lavoro dedicato al contributo che l’Università e la ricerca possono dare alla candidatura di Ravenna a capitale europea della cultura. Si tratta di uno dei quindici gruppi che coinvolgono realtà culturali, sociali ed economiche del territorio ravennate. L’incontro è stato introdotto dalla relazione del vicesindaco Giannantonio Mingozzi e concluso da Alberto Cassani, coordinatore di Ravenna 2019.

Oltre a Nadia Carboni, project manager di Ravenna 2019, sono intervenuti numerosi docenti, tra i quali Rocco Mazzeo, Antonio Penso, il direttore del dipartimento di beni culturali Angelo Pompilio, il preside di Beni culturali Pierfrancesco Callieri, Elisabetta Marchetti, Alessandro Iannucci, Barbara Sorgoni, Andrea Augenti, Marina Colangelo, Rossella Pistocchi, Gustavo Gozzi, Donatella Mazza.

Mingozzi ha sottolineato che “il contributo in termini di idee e di coinvolgimento della cittadinanza che l’università può offrire nei settori della conservazione dei beni culturali, della biologia marina, di ingegneria e giurisprudenza, è rivolto principalmente alle eccellenze che si sono costruite a Ravenna nel campo della ricerca e delle nuove professioni universitarie, quelle di archeologo e restauratore in particolare”.

Cassani ha ribadito come il rapporto con l’Oriente di Ravenna città universitaria, la presenza degli otto monumenti Unesco e la pedagogia e la didattica del patrimonio come valore degli insegnamenti ravennati costituiscono una base eccellente che fa di Ravenna la candidata ideale per un’Europa che sia rivolga alle nuove generazioni come professioni e impegno civico di conservazione dei nostri beni storico – artistici. Il gruppo si riunirà nuovamente il 15 luglio.