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Cronaca

La Capitale della Cultura arriva anche al salone dell'Unesco

Domenica prossima, 18 settembre, il Coordinatore di Ravenna 2019, Alberto Cassani, e la Project Manager, Nadia Carboni, saranno ad Assisi dove, nell'ambito del Salone Mondiale del Turismo dei Siti Unesco, si parlerà anche di Capitale Europea della Cultura

Domenica prossima, 18 settembre, il Coordinatore di Ravenna 2019, Alberto Cassani, e la Project Manager, Nadia Carboni, saranno ad Assisi dove, nell'ambito del Salone Mondiale del Turismo dei Siti Unesco, si parlerà anche di Capitale Europea della Cultura. In particolare, Cassani, parteciperà, in qualità di relatore, ad una Tavola Rotonda sul tema: “Capitali Europee della Cultura 2019. Candidature in viaggio tra identità e innovazione”.

Alla Tavola Rotonda, che sarà presieduta dal Sindaco di Assisi, nonché presidente dei Siti Unesco italiani, Claudio Ricci, parteciperanno, insieme a Cassani, il Sindaco di Matera, Salvatore Adduce, il Sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, il Sindaco di Urbino, Franco Corbucci, l'Assessore alla Cultura di Siena, Lucia Cresti, e la Coordinatrice di Sofia 2019, Svetlana Lomeva. L'incontro fornirà l'occasione per un confronto tra le esperienze di alcune città che, oltre ad essere inserite nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco, stanno costruendo la loro candidatura a Capitale Europea della Cultura.

“Sarà interessante – afferma Alberto Cassani – discutere con le altre città del percorso di candidatura che si ha in programma di realizzare e del rapporto tra i processi di innovazione che la candidatura richiede e un'identità culturale fortemente segnata da un importante patrimonio storico artistico ereditato dal passato. Da Ravenna, a questo proposito, potremo portare il contributo di esperienza di una città che sta costruendo la propria candidatura su una ridefinizione del proprio profilo culturale fondata su un riequilibrio del rapporto tra antico e contemporaneo. Inoltre, dal confronto con città come Perugia, Assisi, Urbino, Siena e Matera credo potrà emergere l'idea che sia proprio una città di medie dimensioni e densa di storia a poter meglio garantire quel mix di tradizione culturale, dinamismo progettale e partecipazione capillare della cittadinanza che dovrebbe caratterizzare la città chiamata a rappresentare l'Italia nel 2019”.

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