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Cronaca

Ravenna Capitale Italiana della Cultura: dallo Stato probabile stanziamento di 1,2 milioni

La qualifica di Capitale Italiana della Cultura è dunque il frutto del percorso di candidatura per il 2019, di cui il Governo, oltre alla Commissione giudicatrice, ha apprezzato l'”alto valore progettuale”

Ravenna è stata designata dal Governo quale Capitale Italiana della Cultura per il 2015 e condividerà questo titolo con le altre città finaliste nella competizione per la Capitale Europea della Cultura (Cagliari, Lecce, Perugia e Siena). La qualifica di Capitale Italiana della Cultura è dunque il frutto del percorso di candidatura per il 2019, di cui il Governo, oltre alla Commissione giudicatrice, ha apprezzato l'”alto valore progettuale”. In effetti quella straordinaria esperienza ha saputo mobilitare migliaia di cittadini e ha lasciato in eredità tante idee e progetti riguardanti il futuro della città.

Come Capitale Italiana della Cultura, Ravenna ha la possibilità di tenere viva parte di quella eredità continuando a sviluppare i propri progetti secondo una programmazione che potrà accompagnare la città  almeno fino al 2021, anno del centenario dantesco. Ravenna per il suo anno da Capitale potrà contare su alcuni finanziamenti statali. Già il Decreto di designazione del 12 dicembre scorso ha previsto un finanziamento di 200mila euro. A queste risorse, con ogni probabilità, andrà ad aggiungersi un ulteriore finanziamento pari a 1.000.000 di euro contenuto in un recente Decreto interministeriale firmato dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e da quello per gli Affari Regionali.

Questo provvedimento, che utilizza risorse del piano “Destinazione Italia”, sottolinea come Ravenna e le altre città finaliste per il 2019, ora designate Capitali Italiane della Cultura, abbiano “impegnato significative risorse strumentali e qualificate professionalità per l'elaborazione di progetti di notevole ricchezza e di potenziale impatto sul territorio loro pertinente, rispondenti alle più innovative direttive di sviluppo urbano in ambito nazionale ed europeo”, e destina un milione di euro per ogni città “al fine di consentire l'immediata realizzazione dei progetti presentati nei dossier di candidatura, ritenuti dai medesimi Comuni di prioritario interesse e immediatamente realizzabili”.

“Grazie anche a queste risorse, cercheremo dunque di onorare il titolo – dichiarano il sindaco Fabrizio Matteucci e il responsabile del progetto Alberto Cassani – e lo faremo coinvolgendo in primo luogo tutto il mondo culturale: da un lato valorizzeremo le principali attività già programmate e dall'altro solleciteremo l'organizzazione di eventi ad hoc, compatibilmente coi tempi ristrettissimi. Inoltre, se verranno confermati i finanziamenti previsti, ci prefiggiamo di realizzare interventi su alcuni contenitori culturali; in particolare potremmo concentrarci sul Museo di Classe, su Palazzo Rasponi dalle Teste e su un contenitore in Darsena di città. E poi, complessivamente, cercheremo ancora una volta di promuovere a livello nazionale e internazionale, anche attraverso il logo creato per la Capitale Italiana della Cultura, quanto di buono e di bello c'è e si fa nella nostra Ravenna".

"In ogni caso - aggiungono Matteucci e Cassani – lo spirito con cui cercheremo di onorare il titolo non è quello di chi vuole appuntarsi una medaglia ma quello di chi considera la Capitale Italiana della Cultura come una tappa importante di un percorso iniziato con la Candidatura a Capitale Europea della Cultura e che ci deve portare almeno fino alle celebrazioni del 2021. Anche da questo punto di vista ci auguriamo che Capitale Italiana della Cultura possa essere colta come una preziosa opportunità svolgendo un utile servizio per la crescita generale della città”.

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