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Cronaca

"Ravenna capitale degli sprechi": Lista per Ravenna boccia la riduzione della spesa pubblica

La riduzione delle società annunciata dal Governo nel 2013 per contenere la riduzione della spesa pubblica, a Ravenna, "ha fallito": questa è l'opinione di Lista per Ravenna, che sottolinea come il comune primeggi in questo campo nel paese

La riduzione delle società annunciata dal Governo nel 2013 per contenere la riduzione della spesa pubblica, a Ravenna, "ha fallito": questa è l'opinione di Lista per Ravenna, che sottolinea come il comune di Ravenna primeggi in questo campo nel paese. "Il volume delle sue società partecipate, pari al valore enorme di  373,5 milioni,  racchiuso nella cassaforte di Ravenna Holding (ma si potrebbe dire del Pd),  produce entrate solo per l’1,5% l’anno, distribuendo però in cambio generose rendite partitiche. Il 31 dicembre scorso è scaduta, e non è più rinnovabile per legge, Ravenna Entrate, società mista pubblico-privato che fu costituita tra il Comune e la Sorit per riscuotere le tasse, le tariffe e le multe comunali".

"Secondo Lista per Ravenna - commenta il capogruppo Alvaro Ancisi - si dovrebbe, con l’occasione, avviare una progressiva aggregazione delle 6 società del comune a totale capitale pubblico (per le finanze, la produzione di acqua potabile, il trasporto pubblico, le farmacie, le pompe funebri e ora, appunto, anche le riscossioni) in un'unica società multiservizi, con grande risparmio di costi generali e di poltrone. Si poteva cominciare aggregando Ravenna Entrate in Ravenna Holding come ramo aziendale. De Pascale ha invece deciso di costituire una nuova società con lo stesso nome, consegnandola a  Ravenna Holding". Con queste parole Ancisi ha spiegato le ragioni del voto contrario espresso da Lista per Ravenna giovedì in commissione.

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