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Cronaca

"Ravenna città del mosaico": Casa Melandri gremita per l'incontro con Sgarbi

Nel corso del dibattito, iniziato in ritardo in attesa dell'arrivo di Sgarbi, è stato ripreso tra l'altro l'itinerario avviato all'Expo di Milano con la presentazione dei mosaici realizzati dagli studenti ravennati raffiguranti il pavimentale della cattedrale di Otranto

Tanti studenti, sia delle scuole superiori che universitari, hanno partecipato al confronto pubblico che si è svolto mercoledì mattina a Casa Melandri sul tema “Ravenna città del mosaico: dall’Albero della vita a Balthus e oltre”, che si è svolto a Casa Melandri alla presenza del critico d'arte Vittorio Sgarbi. Sono intervenuti all'appuntamento anche l’architetto Massimiliano Casavecchia, il direttore della Scuola superiore di studi sulla città e il territorio Giuseppe Sassatelli e la presidente del Ravenna Festival Cristina Mazzavillani Muti. Nel corso del dibattito, iniziato in ritardo in attesa dell'arrivo di Sgarbi, è stato ripreso tra l'altro l’itinerario avviato all’Expo di Milano con la presentazione dei mosaici realizzati dagli studenti ravennati raffiguranti il pavimentale della cattedrale di Otranto. Al termine della conferenza, Sgarbi, accompagnato da Marcello Landi, ha visitato la mostra "La seduzione dell’antico. Da Picasso a Duchamp da De Chirico a Pistoletto", che si è aperta lo scorso fine settimana al Mar.

"Ravenna città del mosaico": incontro con Sgarbi (foto di M.Argnani)

Il vicesindaco Giannantonio Mingozzi e Marcello Landi hanno sottolineato “la necessità di raccordare verso un obiettivo comune e bene organizzato il mosaico e le scuole, Ravenna Festival e l’Università nelle sue varie espressioni, culturali e di ricerca, il Mar e RavennAntica. Concordiamo con Cristina Mazzavillani Muti e con Massimiliano Casavecchia della Scuola superiore Città e territorio: lo sforzo da sostenere oggi affinché la nostra presenza all’Expo, dovuta agli studenti e ai docenti del Liceo artistico, non rimanga un fatto isolato, è quello di costruire una piattaforma comune che indichi termini e strumenti di un’intesa capace di promuovere le eccellenze ravennati nel mondo, con il sostegno di imprese, istituzioni e di tutte le scuole d’arte, compresa la straordinaria esperienza dell’arte ceramica faentina. Esse vanno difese e, come ha apprezzato Sgarbi, rappresentano per Ravenna e per tutta l’Italia l’ideale collante tra studi e professione, arte e promozione, economia e internazionalizzazione, fattori di cui abbiamo sempre più bisogno. Ci fa piacere che su questi obiettivi convergano studenti, docenti universitari e gli interpreti più conosciuti della nostra storia artistica e didattica, a partire da quello che rappresenta nel mondo il Ravenna Festival”.

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