rotate-mobile
Cronaca

Tensione durante il corteo degli studenti: a fuoco i manifesti di Berlusconi

Un corteo di una cinquantina di studenti ha sfilato lungo tre chilometri di strade del centro di Ravenna, arrivando sino in piazza del Popolo. Prima però i manifestanti hanno fatto tappa alla sede del Pdl in via Circonvallazione al Molino 114

Sono scesi in piazza per contestare quella che considerano "la farsa elettorale", dicendosi consapevoli "che da queste elezioni non deriverà nessun genere di cambiamento". Un corteo di una cinquantina di studenti ha sfilato lungo tre chilometri di strade del centro di Ravenna, arrivando sino in piazza del Popolo. Prima però i manifestanti hanno fatto tappa alla sede del Pdl in via Circonvallazione al Molino 114, dove hanno dato fuoco ai manifesti elettorali di Silvio Berlusconi.

Studenti bruciano manifesti elettorali (foto Argnani)

Immediata la condanna di Alberto Ancarani e Paolo Savelli del Pdl: "E’ veramente vergognoso quanto accaduto ad opera di pseudo studenti - esordiscono gli esponenti del centrodestra -. Solo infatti grazie all’encomiabile lavoro delle forze dell’ordine è stata salvaguardata l’incolumità dei volontari che vi erano all’interno. I delinquenti che manifestavano infatti hanno prima strappato i manifesti del Pdl dalle apposite plance regolarmente installate a poca distanza dalla sede poi si sono fermati dinnanzi alla stessa incendiandoli e tentando di entrare per incendiare e devastare l’interno".

"Al di là del gesto che qualifica questi giovani (e non) come teppisti delinquenti potremmo anche godere del terrore che ha la sinistra per l’ipotesi che Silvio Berlusconi vinca nuovamente le elezioni e torni al governo del paese - continuano Ancarani e Savelli -. Non lo facciamo perché ci preoccupa di più il fatto che queste persone siano la potenziale futura classe dirigente del paese e crescano intrisi di odio, livore e violenza".

"In questo, piaccia o meno, gran parte della responsabilità è di tutti quei partiti e movimenti che anziché parlare di programmi e progetti per il futuro, in campagna elettorale, non avendone, non trovano di meglio che concentrarsi esclusivamente sull’odio e sul rancore nei confronti del Presidente Berlusconi - aggiungono gli esponenti del Pdl -. Questi sono i risultati che si producono. Siamo certi che la magistratura ravennate, opportunamente resa edotta dell’accaduto, si occuperà col massimo rigore di punire tali comportamenti così anti-democratici".

Ma momenti di tensione non sono mancati anche in piazza del Popolo, dove, per "par condicio", i manifestanti hanno bruciato i manifesti elettorali anche delle liste dei principali partite, tra cui quelli del Pd e di "Lista Monti". L'intervento delle forze dell'ordine ha scongiurato danni peggiori. Annunciando il corteo, gli studenti avevano sottolineato che quella di venerdì era una "nuova occasione per contrapporre alle belle promesse dei politici la realtà che viviamo tutti i giorni, quella delle scuole che cadono a pezzi e dei servizi che non esistono più, quella del reddito delle nostre famiglie che svanisce sotto i colpi della cassaintegrazione, dei licenziamenti e del carovita".

GIOVANE ITALIA - Sulla manifestazione è intervenuto anche Filippo Landi Coordinatore Comunale Giovane Italia: "un dialogo con certi gruppi sociali è possibile, la distruzione dell'immagine politica sia essa di qualsiasi schieramento e ideologia, è antidemocratica, è un attacco a quella stessa democrazia per la quale militari, partigiani ed eroi nazionali sono morti. Fortunatamente questi disperati in strada sono limitati in prevedibili azioni sovversive classiche, reduci da manifestazioni trite e ritrite, senza mostrare fantasia ed ingegno per formulare nuove forme di protesta come l'astensione totale da internet per "x" giorni da parte di tutti gli studenti o un mancato approvvigionamento da tabacchi,alcolici o monopoli dello stato per una settimana intera".

"Anche se alcuni potrebbero essere armati di buone intenzioni rischiano, per il poco controllo e per colpa di pochi, di passare per cani sciolti nelle strade noiose di Ravenna - continua Landi -. L'anti-politica scaturita da varie motivazioni (giuste o non) non è la soluzione, è il problema! il mio consiglio ai ragazzi indecisi o "schifati" dal nostro sistema è: studiate, informatevi, non fermatevi alla notizia. Siate curiosi. Non siate superficiali. Solo dopo un attenta analisi scegliete il vostro pensiero politico più consono alla vostra persona e "non fatevi infinocchiare da questi qua!", se proprio volete parlare di politica o dedicarvici, leggete giornali italiani ed esteri, esaminate la vostra provenienza e direzione senza farvi influenzare da ciò che l'amico o il nonno vota".

"Ascoltate chi credete abbia torto o ragione ma non fermatevi mai, la politica è la soluzione al miglioramento di uno stato che per anni ha vissuto nel torpore. Non dico che io sia escluso dal dire "cxxxxte" anzi confutatemi, criticatemi non fidatevi, ma fatelo con un ottica costruttiva per voi stessi e un giorno quando riterrete di esser pronti, date una mano alla società ricostruendola non demolendola - è l'appello di Landi -. Fate attenzione all'informazione corrotta e alla contro-informazione non attendibile, sviluppate un senso critico non prevenuto da chi avete davanti, potreste arricchirvi anche parlando con un "profano" solo capendo perché e cosa l'ha portato a parlare in quel modo. In vostra libertà assoluta  vi invito a riflettere e a studiare, so benissimo di essere ancora "giovane" e senza esperienza ma mi auguro di migliorare e di lasciare qualcosa a questa società sempre più difficile e ostica verso la politica. Oggi più che mai l'importante non è cosa pensate ma cosa avete da offrire alla società".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tensione durante il corteo degli studenti: a fuoco i manifesti di Berlusconi

RavennaToday è in caricamento