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Cronaca

Vita di lusso con Porsche e mega villa, ma reddito zero: stanata dalla Finanza

Sembra impossibile, ma ancora oggi, accade che qualche buon cittadino, pensi bene di condurre la propria vita manifestando un tenore di vita a dir poco elevato

Sembra impossibile, ma ancora oggi, accade che qualche buon cittadino, pensi bene di condurre la propria vita manifestando un tenore di vita a dir poco elevato, senza però presentare alcuna dichiarazione dei redditi. Siamo in provincia di Ravenna, località Milano Marittima, quando una pattuglia di finanzieri sottopone a controllo una delle tante autovetture di lusso che riempiono le strade locali. A prima vista un controllo stradale come tanti altri.

Ma non per le finalità e i compiti della Guardia di Finanza che, sempre, in queste circostanze, analizza tutto ciò che c’è dietro le semplici apparenze. Proprio grazie allo sviluppo di tutta la mole di informazioni di cui attraverso il quotidiano controllo economico del territorio le Fiamme Gialle vengono a conoscenza si è potuto, in questo forse più che in altri casi , arrivare a scoprire come una donna, all’apparenza una semplice cittadina benestante, sia in realtà un incallito evasore totale, che non solo circola in Porsche, ma ha anche una mega villa a Milano Marittima, viaggia sempre in prima classe e soggiorna, nelle sue varie escursioni, in hotel a 5 stelle.

Lo spunto investigativo, offerto da un ordinario controllo stradale, ha infatti portato i finanzieri a sviluppare, lavorando in “back office”, e ricorrendo all’ausilio delle banche dati di cui tanto oggi si sente parlare, una serie di riscontri che hanno permesso di cogliere tutto ciò che in realtà si celava dietro tutta questa ricchezza. Gli aspetti più interessanti sono infatti stati rinvenuti nel momento in cui si è avviata l’attività di verifica vera e propria e si è così potuto aver conferma di quelle che erano le intuizioni degli investigatori.

Nel momento dell’accesso è stata infatti scoperta una casa da favola, ricca di arredi di lusso, un’intera galleria d’arte in garage, abiti, scarpe, monili e suppellettili varie esclusivamente “ griffate”. Ma fin qui tutto nella norma, almeno secondo la donna che aveva, semplicemente ed in assoluta tranquillità, giustificato quel lusso come derivante da somme di denaro che le erano state regalate nel tempo. Ovviamente una linea difensiva troppo debole, almeno a parere di chi ogni giorno ha a che fare con i furbetti dell’evasione fiscale.

Tant’è vero che grazie all’analisi del computer della donna, è venuto fuori come in realtà, quelle somme, non le fossero state elargite per mero spirito di benevolenza, ma perché di fatto, la nostra concittadina, era un abile e, a quanto pare, molto capace intermediario nel commercio per conto di una grossa società con varie sedi nel nord Italia. Proprio le varie mail trovate all’interno del computer rinvenuto durante l’accesso, hanno confermato la pista subito seguita dalle Fiamme Gialle.

Anche questa ennesima indagine portata a termine dai finanzieri del Comando Provinciale di Ravenna, conferma come il diuturno lavoro svolto sul territorio dalle Fiamme Gialle, non sia fine a se stesso, bensì sia seguito sempre da un’analisi completa di tutti i dati rilevati direttamente sul campo. Questo certosino lavoro è quello che permette di recuperare e riportare alla casse dell’Erario la ricchezza reale, posseduta da soggetti che si nascondono nel nero dell’evasione, ma che ciononostante non rinunciano a godere dei frutti del loro lavoro “sporco”.

Questo conferma come, sebbene qualcuno si permetta di dire che la lotta all’evasione stia diventando una caccia alle streghe o, peggio ancora, si parli di lotta alla ricchezza, in realtà la strada seguita, porti a dei risultati certi e sicuri a vantaggio di tutta la collettività. Oggi sono stati recuperati redditi per circa due milioni e sarà proposto il sequestro per equivalente degli immobili posseduti per garantire così il pieno effettivo e concreto recupero del credito dovuto all’Erario.

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