Esclusa dal concorso perchè extracomunitaria, fa ricorso al giudice

Si è rivolta al giudice del tribunale del Lavoro di Ravenna per chiedere di poter prender parte ad un concorso dell'Ausl bizantina come operatrice socio-sanitaria, rivolto ai soli cittadini italiani o comunitari. E' la battaglia legale intrapresa da una ragazza di nazionalità brasiliana, assistita dall'avvocato Francesco Bonatesta. Secondo la giovane, la restrizione è discriminatoria. Come conseguenza è stata chiesta in via d'urgenza l'ammissione con riserva.

Martedì, davanti al giudice Roberto Riverso, l'Ausl, rappresentata dall'avvocato Carlo Zoli, ha fatto presente che tutti gli enti pubblici hanno questo problema. “Del resto - ha precisato il legale - c'é una circolare del dipartimento della Funzione Pubblica che invita a non ammettere nei bandi i cittadini non comunitari”.

“L'Ausl - ha aggiunto Zoli - non intende discriminare nessuno: ma semplicemente vuole sapere come applicare la normativa visto che i pronunciamenti finora espressi dai Tribunali sono di segno contrapposto”. Secondo l'avvocato che tutela gli interessi della brasiliana, l'interpretazione della legge non escluderebbe affatto i cittadini extracomunitari per quel tipo di mansione. Il giudice si è riservato la decisione.