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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Ravenna Festival, la cultura rinasce alla Rocca: tra gli ospiti Brunori Sas, Vinicio Capossela e Gramellini

Apertura affidata al maestro Muti e poi spazio ad altri grandi direttori d'orchestra. Spettacoli anche a Lugo e Milano Marittima con Brunori Sas, Paolo Rumiz e Massimo Gramellini

Si riparte dalla Rocca Brancaleone: la rinascita della cultura e dello spettacolo d'Italia passa dall'arena della Rocca di Ravenna. Così l'apertura di Ravenna Festival, affidata al maestro Riccardo Muti finisce per avere un valore fondamentale non soltanto non soltanto per la nostra città: "Ci commuoviamo pensando al mondo che guarderà il concerto della Rocca come evento di rinascita della cultura non solo di Ravenna, ma del nostro Paese - afferma il sindaco di Ravenna Michele De Pascale - Il ritorno alla Rocca è un progetto sul quale da anni lavoriamo, con investimenti già realizzati e altri che realizzeremo nei prossimi anni".

Presentazione del Ravenna Festival 2020 (foto Massimo Argnani)

"Abbiamo imparato anche cose buone dalla quarantena e vogliamo metterle in pratica", esordisce Antonio De Rosa alla presentazione del programma di Ravenna Festival 2020, una kermesse che facendo di necessità virtù si è trasformata adattandosi alle esigenze imposte dal Coronavirus. Centro del Festival 2020 diventano così le arene all'aperto, prima fra tutte la Rocca Brancaleone di Ravenna che ospitera i concerti di Riccardo Muti e Vinicio Capossela, oltre a numerosi altri spettacoli di musica e teatro. Spazio poi anche all'Arena dello Stadio dei Pini a Milano Marittima e al Pavaglione di Lugo, per un festival diffuso e tutto da scoprire. Ma se i posti del pubblico saranno limitati, verrà utilizzata la tecnologia. "Porteremo la fibra alla Rocca", annuncia il sovrintendente del Festival, l'obiettivo è quello di offrire streaming online di tutti gli spettacoli in programma, almeno nell'arena ravennate.

"Quest'anno il sentimento più forte era la paura di non vivere il nostro Ravenna Festival - sottolinea Michele De Pascale - Durante questa emergenza sanitaria abbiamo avuto una fase 1 nella quale il primo pensiero, la nostra prima ansia, riguardava la nostra salute, immediatamente dopo abbiamo avuto paura per il mondo del lavoro e la crisi economica che stiamo ancora vivendo. In seguito nella nostra comunità è cresciuta un'altra preoccupazione: quella di non poter vivere il Festival, quale simbolo della nostra offerta culturale".
"L'offerta culturale della nostra città sarà ricchissima quest'estate - continua il sindaco di Ravenna - stiamo programmando un gran numero di eventi", e fra questi una piccola anticipazione: "anche il saluto degli studenti dell'ultimo anno sarà nel segno del teatro e della cultura".

Oltre quaranta gli eventi in programma tra il 21 giugno e il 30 luglio per un nuovo calendario che accanto ai concerti include appuntamenti con il teatro e la danza. I prezzi del Festival 2020 sono molto contenuti, si va infatti dai 5 ai 40 euro. Grazie alla compressione di costi e spese, la direzione del Festival prevede di raggiungere il pareggio di bilancio nonostante la contrazione dei posti e del costo dei biglietti.  Attenzione anche alle regole di sicurezza, infatti per il pubblico sarà indispensabile l'utilizzo della mascherina anche per gli spettacoli all'aperto. In caso di pioggia gli spettacoli all'aperto saranno spostati al Teatro Alighieri. Ovviamente in questo caso si garantirà il posto ai primi 200 spettatori, mentre gli altri saranno rimborsati. "Le tenteremo tutte per non lasciare a bocca asciutta gli spettatori", assicura il sovrintendente del Festival.

Grande protagonista il maestro Muti

La rinascita del Festival e della cultura ravennate non poteva che passare da un grande artista e protagonista: Riccardo Muti. Il maestro sarà impegnato, oltre che nel concerto d'apertura del Festival (21 giugno alla Rocca Brancaleone) anche in altri due concerti: il 3 luglio il Concerto per la Siria alla Rocca Brancaleone e il 12 luglio insieme al violoncellista Tamás Varga. Il maestro Muti si fa anche "ambasciatore della cultura italiana", infatti porterà Ravenna Festival anche a Paestum, davanti al tempio di Era, il 5 luglio con il tradizionale Concerto dell'amicizia dell'Orchestra Cherubini, un evento che sarà ripreso dalle telecamere della Rai.

Oltre a Muti sono presenti altri grandi maestri al festival ravennate, fra cui Ivan Fischer (1° luglio alla Rocca), Valerij Gergiev che, il 28 giugno alla Rocca Brancaleone, renderà omaggio a Beethoven a 250 anni dalla nascita con la collaborazione della pianista Beatrice Rana, e Vittorio Ghielmi (7 luglio alla Rocca) con lo spettacolo "La peste di Amburgo".

Teatro

Il programma interdisciplinare viene garantito dalla presenza di vari generi di spettacolo all'interno del Festival. Per quanto riguarda il teatro si celebreranno i 10 anni dello spettacolo "Rumore di Acque" del Teatro delle Albe, in scena anche "I sommersi e i salvati" della compagnia Fanny & Alexander e "Buona permanenza al mondo" della compagnia Menoventi.

Danza

Spazio agli astri della danza e della musica impegnati in una serata a dimensione raccolta che rispetta le regole di sicurezza. Non solo grazie all’intimità degli assoli, ma persino con passi a due, grazie all’opportuna intuizione che alcuni grandi interpreti sono coppie d’arte e di vita e possono intrecciare abbracci senza timori. In scena il 18 luglio alla Rocca Brancaleone Silvia Azzoni (Hamburg Ballet), Sergio Bernal (già Balletto Nazionale di Spagna), Hugo Marchand (Opéra de Paris), Matteo Miccini (Stuttgart Ballet), Alexandre Ryabko (Hamburg Ballet), Iana Salenko (Opera di Berlino) e Marian Walter (Opera di Berlino).

Musica

Un ruolo di certo importante all'interno di Ravenna Festival 2020 ce l'avrà la musica dal vivo che si esalta con Neri Marcorè e il suo spettacolo "Le mie canzoni altrui" (11 luglio alla Rocca), Vinicio Capossela (17 luglio alla Rocca), Stefano Bollani (25 luglio al Pavaglione di Lugo), il live acustico di Brunori Sas (24 luglio al Pavaglione di Lugo) e tanti altri.

Grandi ospiti: da Castellitto a Gramellini

Presenti all'interno del programma di Ravenna Festival anche volti noti come Sergio Castellitto e Isabella Ferrari in scena sulle musiche di Ennio Morricone (9 luglio alla Rocca), Paolo Rumiz (30 giugno a Milano Marittima) e Massimo Gramellini (16 luglio a Milano Marittima). Spazio anche al giornalismo con Gad Lerner, alla scienza con Ilaria Capua (entrambi il 25 giugno a Milano Marittima) e all'architettura con Stefano Boeri (insieme a Paolo Fresu il 2 luglio a Milano Marittima.

Gli anniversari

Si celebreranno nell'Arena dello Stadio dei Pini a Milano Marittima tre centenari di grande importanza per la cultura romagnola: i 200 anni di Pellegrino Artusi (Laila Tentoni con i Bevano Est il 24 giugno) e i 100 anni di Federico Fellini (il 28 giugno con l’Italian Jazz Orchestra) e Tonino Guerra (con Ivano Marescotti e Paolo Damiani il 22 giugno).

Il Festival a Cervia

“Abbiamo deciso di investire maggiormente sulla cultura, e di portare 9 spettacoli di Ravenna Festival a Cervia - dichiara il sindaco di Cervia Massimo Medri - Un passo importante per la nostra città, e per la località di Milano Marittima che ospiterà in una grande arena all’aperto tutti gli spettacoli. Tutto si svolgerà seguendo le norme e tutti i protocolli anti-covid, sarà possibile vedere tutti gli spettacoli in totale sicurezza, e godere di buona musica e di grandi menti della scienza e della cultura come Ilaria Capua e Massimo Gramellini. Una offerta aggiuntiva importante anche per i tanti turisti che amano la nostra città, e per far conoscere la nostra località grazie allo streaming e la diretta di tutte le serate, che verrà promosso sulle pagine di Ravenna Festival in tutto il mondo”.

“Cervia investe nella cultura nella convinzione che la cultura eleva l'animo umano, ma anche la qualità dell'offerta turistica. Ogni euro investito in cultura ha un ritorno economico di sei volte l'investimento iniziale - aggiunge l’Assessore alla Cultura Michele Fiumi - Abbiamo voluto questa sezione cervese fatta di ben nove appuntamenti perché vogliamo investire su una delle eccellenze culturali di livello internazionale del nostro territorio romagnolo come Ravenna Festival, con cui vogliamo sviluppare una ambiziosa programmazione almeno triennale. Il Trebbo in musica 2.0 verrà di fatto sviluppato nell'arena naturale della pineta miscelando narrazione e musica in unica affascinante relazione armonica”.

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