Sciopero contro la legge di stabilità: le foto della manifestazione
Venerdì si è svolto lo sciopero nazionale di quattro ore proclamato da Cgil, Cisl e Uil, con l'intervento in piazza del Popolo di Domenico Proietti, segretario nazionale della Uil che ha parlato a nome dei tre sindacati
Venerdì si è svolto lo sciopero nazionale di quattro ore proclamato da Cgil, Cisl e Uil. Un corteo numeroso ha sfilato per le vie della città, per convergere in piazza del Popolo, dove si è tenuto un comizio, nel corso del quale hanno preso la parola Antonio Cinosi, segretario Ust Cisl Romagna, Costantino Ricci, segretario generale provinciale della Cgil, e Domenico Proietti, segretario nazionale della Uil. Dal palco è intervenuto anche il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci.
Martedì prossimo i sindacati parteciperanno al presidio unitario organizzato davanti al Ministero dell'Economia per sollecitare il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga e chiederemo in coincidenza un incontro al Ministro Saccomanni.” Meno tasse ai redditi da lavoro e pensione, certezze a tutti i lavoratori esodati, rivalutazione delle pensioni, lotta efficace contro l’evasione fiscale, ripristino del contratto nazionale per i lavoratori pubblici e stabilizzazione dei precari, svolta economica per creare buona occupazione, sono gli altri punti di rivendicazione della piattaforma sindacale unitaria.
Cgil, Cisl e Uil territoriali si dicono "soddisfatte per l’esito dello sciopero e della manifestazione". I sindacati chiedono una revisione della legge di stabilità con l’adozione di misure a sostegno della crescita e che rimettano al centro il lavoro e l’occupazione. “E’ necessario ridurre il costo del lavoro e la pressione fiscale sul lavoro e sui pensionati – dicono le tre organizzazioni dei lavoratori -. Serve la rivalutazione delle pensioni tramite l’indicizzazione certa e bisogna assolutamente giungere al rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga per il 2014”.
I sindacati "individuano anche le modalità con cui trovare le risorse necessarie per mettere in pratica le politiche di sostegno alla crescita e al lavoro. Tra queste vi sono la riduzione del numero delle società pubbliche e degli enti inutili e la riduzione dei componenti dei consigli di amministrazione, il ridimensionamento del numero di componenti degli organi elettivi ed esecutivi a tutti i livelli di governo, la valorizzazione del patrimonio dello Stato, l’armonizzazione della tassazione delle rendite finanziarie alla media europea rispetto all’attuale aliquota del 20%, la destinazione automatica delle risorse derivanti dalla lotta all’evasione e all’elusione fiscale, per consentire l’abbassamento della tassazione sui redditi da lavoro e pensioni".