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Cronaca

"Rompiamo pregiudizi": a Ravenna iniziative contro il razzismo e la xenofobia

"A tutt’oggi questa popolazione - dichiara l'assessora all'immigrazione e sicurezza Martina Monti - è immaginata e rappresentata con lo stigma della devianza, del degrado, della sporcizia, dell’illegalità"

In occasione della Giornata Mondiale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali, che si celebra in tutto il mondo il 21 marzo, l'Assessorato all’Immigrazione e la Casa delle Culture, in collaborazione con la Rete Civile antirazzista, organizza la “XI Settimana di Azione contro il Razzismo” con un calendario di appuntamenti che si svolgeranno a Ravenna dal 14 al 23 marzo. Quest’anno le iniziative sono dedicate alla sensibilizzazione e prevenzione di ogni forma di razzismo e discriminazione, nei riguardi delle minoranze rom e sinti.

"A tutt’oggi questa popolazione - dichiara l'assessora all'immigrazione e sicurezza Martina Monti - è  immaginata e rappresentata con lo stigma della devianza, del degrado, della sporcizia, dell’illegalità. Nel vocabolario razzista è stata definita “feccia dell’umanità”, in un processo mediatico svalorizzante, discriminante. Si tratta di un processo tendenzioso e sottile che alimenta nella percezione sociale diffusa, la legittimazione alla discriminazione etnica e razziale".

"Certamente - continua Monti - non si vuole negare la verità della pratica diffusa dell’illegalità attivata da una parte di questa popolazione priva di opportunità lavorative e sociali poiché ogni pregiudizio nasce sempre da un nucleo di verità. Ma l’obiettivo ora è quello di decostruire la pericolosa tendenza a stereotipare e generalizzare un problema identificando nella persona singola le caratteristiche di un popolo intero, nel tipico meccanismo alla base di ogni razzismo generatore di intolleranza, odio conclamato e xenofobia. Lo scopo delle iniziative che proponiamo, aderendo alla giornata internazionale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali - conclude l'assessora - è quello di aiutarci a riflettere e fare un passo avanti nella conoscenza di questo popolo mitigando la diffidenza nei suoi riguardi".

Ecco alcuni dei numerosi incontri: sabato alle ore 14,30 a Casa Melandri, Annamaria Rivera, antropologa, saggista, scrittrice e attivista antirazzista, docente di etnologia e di antropologia sociale presso l'Università di Bari e Marco Brazzoduro docente di politiche sociali all’Università La Sapienza di Roma, ed esperto di popolazioni marginali, affronteranno il tema delle politiche e delle strategie nazionali che concepiscono ancora oggi la realizzazione di campi per soli Rom, nonostante la Commissione Europea, il Consiglio d’Europa e le Nazioni Unite abbiano più volte chiesto all’Italia il superamento di questa modalità. Sarà proposta la visione del film Container 158, un documentario di Stefano Liberti e Enrico Parenti che racconta la vita quotidiana nei campi attrezzati, con le sue controversie, e il meccanismo che da anni forza i Rom a porsi in situazioni di conflitto con gli altri cittadini.

Domenica dalle ore 17 al circolo Mama’s: “Cronache di ordinario razzismo”:  Annamaria Rivera presenta il terzo Libro bianco sul razzismo in Italia che propone un'analisi delle discriminazioni e delle violenze razziste quotidiane attraversano i comportamenti sociali attraverso duemilacinquecentosessantasei casi reali registrati tra settembre 2011 e luglio 2013 e documentati in un database on-line. Seguirà, dopo un apericena, la visione del film “Come il peso dell’acqua” di  Giuseppe Battiston, Stefano Liberti, Marco Paolini e Andrea Segre per promuovere il progetto di solidarietà “Lampedusa siamo noi”.

Sono rivolti agli studenti due appuntamenti il 19 e il 20 marzo che si svolgeranno al Liceo Calssico nel corso dei quali tre donne rom, Shaska Jovanovic (ingegnere), Concetta Sarachella (stilista) e Danjela Jovanovic (imprenditrice), racconteranno la loro esperienza di professioniste affermate nella società, perfettamente integrate. Il loro è l'esempio concreto del superamento dello stereotipo della romnì, petulante che mendica o campa rubando, e si contrappone alla percezione generalizzata di segno negativo nei riguardi di questo popolo. Venerdì 20 marzo alle ore 15 alla Casa delle Culture, “Tessere la rete: essere Romni, donne rom ora e qui”. Le donne Rom  invitano al confronto le associazioni femminili ravennati ma anche gli uomini interessati a conoscere frammenti di una realtà diversa da come il pregiudizio diffuso dipinge il mondo dei Rom. Il programma riserva molte altre occasioni e proposte culturali che possono essere visionate sul sito casadelleculture.comune.ra.it.

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