rotate-mobile
Cronaca

"Ravenna libera dalle mafie", studenti di scena al Rasi con "Shakespeare si scrive con l’h"

Giovedì prossimo, alle 21, torneranno di nuovo sul palco del Rasi per ripresentare il loro spettacolo alla cittadinanza con ingresso gratuito

Per la rassegna “Ravenna libera dalle mafie”, è andato in scena lunedì mattina al teatro Rasi di Ravenna, in anteprima per le scuole, lo spettacolo conclusivo del laboratorio teatrale “Shakespeare si scrive con l’h” cui hanno partecipato diciannove allievi provenienti da Liceo Classico, Liceo Artistico e Scuola Arti e Mestieri Pescarini. Si tratta di Ilenia Altizio, Leonardo Bedeschi, Imen Benzyat, Emma Bravetti, Nichita Cimbroveanu, Francesca  Chivu, Alice Cottifogli, Greta Godoli, Gaia Longobardi,  Jessica Mariani, Noemi Morgana, Graziano Morgante, Erjon Musabelliu, Isabella  Pezzi, Giulia Nuti, Iulia Rus, Francesco Serluca, Agnese Succi e Margherita Tonini. Giovedì prossimo, alle 21, torneranno di nuovo sul palco del Rasi per ripresentare il loro spettacolo alla cittadinanza con ingresso gratuito.

La rappresentazione è stata introdotta dal saluto dell’assessora alla formazione Ouidad Bakkali, sul palco insieme con Gloria Natali, vicepresidente di Coop Alleanza 3 e il regista Eugenio Sideri. “Da sette anni portiamo avanti questo progetto che coinvolge le scuole del territorio a tutto campo – ha dichiarato Bakkali-. La punta di diamante è lo spettacolo realizzato ogni anno con gli studenti delle superiori che quest’anno vede per la prima volta la partecipazione di 4 allievi della scuola professionale Pescarini e favorisce l’integrazione e il dialogo tra i giovani di provenienze differenti”. Il laboratorio dedicato alla preparazione dello spettacolo è stato coordinato da Lady Godiva Teatro, per conto dell’Assessorato alla pubblica istruzione e infanzia del Comune di Ravenna; regia e drammaturgia dello spettacolo sono state curate da Eugenio Sideri e Carlo Garavini.

“I partecipanti al laboratorio, la cui età va dai 14 ai 20 anni, pur provenendo da esperienze formative e sociali differenti- dichiara Eugenio Sideri -, hanno stretto un proficuo sodalizio che li aiuta a stare in scena e a essere protagonisti insieme di questo lavoro teatrale che prende le mosse dall’opera di Shakespeare “Mercante di Venezia”, e si sviluppa in un immaginario quartiere degradato e atipico, come la mafia appunto. Qui raccontiamo la mafia con un linguaggio in grado di raggiungere il pubblico dei giovani. Poiché la mafia è ovunque e in nessun posto, abbiamo scelto una ambientazione anonima, così come l’illuminazione scenica che connota il ‘quartiere’ all’interno del quale si scontrano due gruppi di ragazzi: uno ha come unica speranza di sopravvivenza l'assistenzialismo della criminalità organizzata e, per questo, accetta come uniche vie di salvezza lo spaccio, la rapina, l'usura, la minaccia, la violenza; l’altro, invece, incontra il teatro con Shakespeare che li incoraggia ad aprire gli occhi e a scoprire che esistono strade più luminose verso un futuro dignitoso”. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Ravenna libera dalle mafie", studenti di scena al Rasi con "Shakespeare si scrive con l’h"

RavennaToday è in caricamento