Ravenna e Matera in collaborazione verso il 2019

Nei giorni scorsi il Coordinatore di Ravenna 2019, Alberto Cassani si è recato a Matera, ospite del Comitato per Matera 2019.
L'occasione è stata fornita dallo spettacolo del ravennate Teatro delle Albe, “La canzone degli F.P. E degli I.M.”, inserito nelle programmazioni di Materadio di Radiotre.

A Matera Cassani ha avuto modo di incontrare il Sindaco, Salvatore Adduce, ed anche il Direttore della candidatura a Capitale Europea della Cultura della città lucana, Paolo Verri, col quale era già stata avviata una interlocuzione nelle fasi preparatorie del Convegno svoltosi a Ravenna nell'aprile scorso. Nel corso del loro incontro, Cassani e Verri, dopo un'analisi del panorama delle città italiane candidate a Capitale Europea della Cultura, hanno concordato sull'opportunità di stendere un documento promosso dalle città più avanti nel percorso che, dando seguito a quanto già emerso nel convegno ravennate e a partire dalla definizione di principi condivisi e di un comune profilo di candidatura, cerchi di fissare azioni e strumenti in grado di valorizzare il lavoro di queste città all'interno di un più vasto Progetto Italia 2019.

Cassani e Verri hanno inoltre convenuto di operare perché i rapporti tra le città di Ravenna e Matera possano rafforzarsi, in particolare costruendo collaborazioni e intrecci tra i due percorsi di candidatura. Due percorsi che hanno diverse analogie e che sviluppati uno al centro-nord e uno al sud del Paese possono dare l'idea di una comune impresa di rilievo nazionale.
Per questo, all'incontro materano seguirà presto un incontro ravennate allo scopo di concretizzare l'intensificarsi dello scambio di esperienze tra le due città candidate.

“Ravenna e Matera – ha dichiarato Alberto Cassani – sono le città che da più tempo sono impegnate nella prospettiva del 2019 ed è dunque naturale che siano le prime ad essere interessate a che il percorso italiano verso la Capitale Europea della Cultura sia il più virtuoso e positivo possibile. In questo senso, operare perché tra le nostre città si realizzino forme di collaborazione significherà mostrare come l'inevitabile competizione possa tradursi in occasione di crescita comune. Nei prossimi mesi intensificheremo quindi le nostre relazioni, ferma restando la totale autonomia dei rispettivi percorsi di candidatura. Poi ci sarà anche la competizione tra tutte le città italiane candidate, nella speranza che alla fine si possa dire che ha effettivamente vinto la migliore”.