Amianto killer al Petrolchimico Anic, inchiesta della Procura di Ravenna: 25 indagati
Nel fasciolo aperto dal sostituto procuratore Roberto Ceroni e dal Procuratore Daniele Barberini, ci sono 25 dirigenti aziendali indagati, tra i 72 ed i 92 anni, che dovranno rispondere delle accuse di lesioni colpose, omicidio colposo e disastro colposo
Maxi inchiesta della Procura di Ravenna in merito al petrolchimico Anic e ai decessi causati dall'amianto. Nel fasciolo aperto dal sostituto procuratore Roberto Ceroni e dal Procuratore Daniele Barberini, ci sono 25 ex dirigenti aziendali indagati, tra i 72 ed i 92 anni, che dovranno rispondere delle accuse di lesioni colpose, omicidio colposo e disastro colposo. Un'accusa, quella di disastro colposo, motivata dal fatto che sono state individuate grandi quantità di amianto in un polo esteso all'interno del quale lavorano oltre tremila persone.
L'indagine, svolta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo in collaborazione con i tecnici di Arpa e Ausl, ha mosso i primi passi nel 2009 in seguito ad un rapporto dell'Inail relativo ai decessi per malattie dovute alle fibre di eternit nell'area ex Anic. Sono parte lesa 75 operai di cui una quarantina deceduti in seguito a varie patologie, per un periodo che va dal 1957 al 1985.
"Ogni giorno - hanno spiegato i magistrati - più di 3.000 operai erano esposti all'amianto in un'area che si estendeva su 25 chilometri di strade". La Procura romagnola ha lavorato a stretto contatto con quella di Torino, seguendo la stessa metodologia di indagine utilizzata per il processo Eternit. La differenza rispetto a quel procedimento, hanno chiarito i pm, è l'utilizzo che si faceva dell'amianto: "Mentre nel caso torinese gli operai lo lavoravano direttamente, nel polo chimico non era utilizzato come materia prima ma per coibentare le zone ad alta temperatura".
Oggi il polo chimico, ha aggiunto Giampiero Mancini, coordinatore della Medicina del lavoro, uno degli esperti che hanno appoggiato il lavoro dei carabinieri, è più sicuro: "Gli operai possono dirsi tranquilli. E' maturata la coscienza di quanto l'amianto sia nocivo e tutti i giorni arrivano ad Ausl e all'Arpa segnalazione di bonifiche ambientali da portare a termine in sicurezza".