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Cronaca Porto fuori-Punta Marina / Via Baiona

Tragedia nella notte alla Marcegaglia, operaio muore travolto da un coil

La tragedia si è consumata intorno alle 3. Soccorso dai sanitari del "118", intervenuti con un'ambulanza e l'auto col medico a bordo, è stato rianimato a lungo sul posto

Dramma nel cuore della nottata tra lunedì e martedì allo stabilimento della Marcegaglia di via Baiona, a Ravenna. Lorenzo Petronici, un operaio di 58 anni dell'impresa di facchinaggio Cofari ha perso la vita dopo esser travolto da un coil. La tragedia si è consumata intorno alle 3. Soccorso dai sanitari del "118", intervenuti con un'ambulanza e l'auto col medico a bordo, è stato rianimato a lungo sul posto. Ma il cuore del paziente si è spento durante la disperata corsa all'ospedale.

La dinamica dell'incidente mortale è al vaglio alla Polizia, che ha proceduto ai rilievi di legge. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la vittima stava movimentando i coils con il carroponte. Improvvisamente uno di questi l'ha colpito in pieno, scaraventandolo con violenza per terra. Nell'impatto il sessantenne ha riportato numerosi traumi, che si sono rivelati poi mortali. La vittima, che lascia la moglie e due figli, tra un anno sarebbe dovuta andare in pensione. Petronici da anni lavorava per la Cofari e operava da oltre dieci anni all'interno della Marcegaglia. Viene ricordato come "operatore esperto ed attento nello svolgimento della propria mansione".

MATTEUCCI - "Esprimo il dolore di tutta la comunità ravennate per la tragedia - afferma il sindaco, Fabrizio Matteucci -. I nostri pensieri e la solidarietà di tutti i ravennati sono rivolti alla famiglia colpita da un lutto cosi terribile. Chi ne ha la competenza è chiamato a fare luce sulla dinamica della tragedia. Anche questo nuovo lutto ci impone l’imperativo di un impegno costante, crescente e corale sulla sicurezza del lavoro, a tutela delle persone, a tutela della loro vita e della loro salute. Regole, controlli, formazione e cultura della sicurezza sono i quattro punti cardinali di un impegno che non consente nessuna tregua".

CASADIO - Il presidente della Provincia di Ravenna, Claudio Casadio, ha inviato un telegramma di condoglianze e vicinanza alla famiglia dell'operaio: "Ogni volta che accade un incidente così tragico, di cui chi di dovere indagherà per ricostruirne la dinamica - dichiara Casadio - il primo pensiero va ai familiari e ai colleghi delle persone coinvolte, di cui comprendiamo e condividiamo i sentimenti di sgomento e incredulità. A loro voglio esprimere tutta la mia vicinanza e solidarietà umana e ribadire l'impegno delle istituzioni locali, insieme a tutti gli altri enti preposti alla sicurezza sul lavoro, alla continua vigilanza per il rispetto delle norme a tutela dei lavoratori, affinché nessuno debba patire un calvario come quello dei familiari di Petronici".

AUTORITA' PORTUALE - “In attesa che le autorità competenti chiariscano la dinamica dei fatti che sono costati la vita a Lorenzo Petronici non posso – dichiara il Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco - che esprimere la mia sincera vicinanza a tutta la famiglia di questa persona, alla moglie ed ai figli di un lavoratore che, mentre svolgeva il suo lavoro, oggi ha perso la vita. Le indagini, in corso, diranno cosa è accaduto ma in questo momento mi preme sottolineare la volontà e la necessità di rafforzare, sempre e con ogni mezzo possibile, tutte le azioni ed i procedimenti finalizzati ad innalzare strutturalmente i livelli di sicurezza del lavoro attraverso la formazione, l’informazione, la prevenzione, l’organizzazione ed il controllo”.

FIAMMENGHI - “Alla famiglia del lavoratore morto questa notte alla Marcegaglia – afferma il consigliere regionale PD, Miro Fiammenghi - va tutta la mia vicinanza in un momento di così profondo dolore. Nulla giustifica la perdita di una vita umana Per questo ribadisco ancora una volta, che la sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere una priorità. Neanche un mese fa abbiamo ricordato la tragedia della Mecnavi. Quel ricordo ci deve accompagnare ogni giorno, affinché non si abbassi mai la guarda rispetto alla sicurezza. Investire in sicurezza deve essere una priorità. E dobbiamo ribadirlo ancora una volta con forza. Per questo motivo sono a fianco dei lavoratori e dei sindacati che manifestano rivendicando maggiori tutele”.

PD - Anche Michele de Pascale e Gianandrea Baroncini hanno espresso il cordoglio di tutto il Partito Democratico. “Gli infortuni e le morti sul lavoro – hanno dichiarato il segretario provinciale e il segretario comunale del PD - rappresentano una tragica e insopportabile realtà. Anche se non esistono parole che possono alleviare il dolore dei familiari e dei colleghi di lavoro, riteniamo doveroso, anche in questi momenti così drammatici in cui prevale lo sconcerto per la tragica perdita di una vita umana, manifestare la nostra solidarietà”

Sono giunte anche dall’onorevole Alberto Pagani le condoglianze alla famiglia dell’operaio. “ E’ una tragedia terribile che ci richiama al massimo impegno nella difesa della sicurezza sul lavoro. Dobbiamo respingere con forza la logica della assuefazione agli incidenti e alle morti sul lavoro come elemento fisiologico. Alla sua famiglia e ai suoi cari – ha affermato Pagani - esprimo il mio profondo cordoglio. Le parole ora non devono rimanere pura retorica ma lasciare spazio a riflessioni serie ed approfondite sull’efficacia dei sistemi che devono garantire sicurezza.”

PRI - Il PRI di Ravenna, attraverso il segretario Eugenio Fusignani, "esprime cordoglio per il tragico incidente sul lavoro. Al di là della dinamica che lascia aperte ipotesi riconducibili ad un errore umano o ad un malore, quello che colpisce è che ancora una volta il lavoro, che per sua natura dovrebbe essere fonte di vita, troppo spesso diviene fonte di tragedia. Quello della sicurezza sul lavoro resta un tema drammaticamente sempre presente e nei confronti del quale non bisogna mai abbassare la guardia. Auspico che le autorità competenti riescano quanto prima a far luce su questo dramma. Il pensiero mio personale e quello di tutti i repubblicani ravennati va alla famiglia così duramente colpita e alla quale va tutto il nostro più profondo cordoglio".

FAVIA - Sulla vicenda sono arrivate le condoglianze anche del consigliere regionale indipendente Giovanni Favia: "Ogni incidente sul lavoro, ogni morte bianca, rappresenta una sconfitta per tutti i soggetti impegnati a prevenire, a controllare e diffondere la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro". "Nella nostra Regione - spiega Favia - nonostante i proclami trionfalistici della classe politica di governo, in materia di sicurezza sul lavoro non facciamo grandi progressi, anzi. Soltanto nei primi tre mesi del 2014, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il numero delle morti bianche in Italia ha registrato un aumento del 25%, come riportano i dati raccolti dall’Osservatorio indipendente di Bologna. In Emilia-Romagna siamo già a quota 10 morti sul lavoro dall’inizio dell’anno".

"Sono ormai anni che mi batto affinché la Regione prenda coscienza di questo trend negativo e che decida seriamente di mettere in campo azioni, strategie, provvedimenti che possano in qualche modo limitarlo - aggiunge il consigliere regionale -. Quella stessa Regione che dal 2010 risponde costantemente ai miei appelli con toni rassicuranti che non corrispondono però mai alla realtà con la quale ci confrontiamo. Tra venti giorni, il 28 aprile, è in programma la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro. Sono certo che assisteremmo anche quest’anno ai soliti toni trionfalistici da parte della Giunta".

"Spero che almeno questa volta  - conclude Favia - qualcuno in Regione rifletta e prenda in seria considerazione i dati dell’Osservatorio indipendente di Bologna, una voce indipendente che riesce ad elaborare statistiche in tempo praticamente reale sugli incidenti e sulle morti sul lavoro, mentre la Regio ne, nonostante l’imponente piattaforma informatica e statistica, dispone solo di dati a distanza di un anno".

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