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Cronaca

I giovani dell’orchestra Westlicher Hegau multati: Ravenna2019 'chiude l'incidente'

Ravenna2019, con questo invito, vuole sottolineare come la città bizantina "debba sempre più essere una città aperta ai giovani talentuosi e diventare pienamente una città dal respiro europeo".

Dopo il flautista tedesco Klaus Peter Diehl, multato per 150 euro perché suonava in piazza del Popolo senza permesso, diciannove ragazzi tedeschi, allievi della scuola musicale Westlicher Hegau, diretta da Thomas Dietrich, sono stati sanzionati dalla Polizia Municipale poichè si sono esibiti senza permesso sotto lo scalone del Municipio, accompagnati dai loro insegnanti. Ravenna2019 ha invitato giovani ad esibirsi sabato mattina (in un orario in via di definizione) in Piazza del Popolo o in Piazzetta Unità d’Italia.

Ravenna2019, con questo invito, vuole sottolineare come la città bizantina "debba sempre più essere una città aperta ai giovani talentuosi e diventare pienamente una città dal respiro europeo". "In questa direzione il regolamento sugli artisti di strada, secondo Ravenna2019, dovrebbe essere modificato anche nel senso già indicato dal sindaco pur nel rispetto delle regole e della civile convivenza . continua la nota -. In ogni caso, i membri dello staff di Ravenna2019 hanno comunicato all’orchestra Westlicher Hegau che pagheranno di tasca propria la multa comminata in segno di amicizia e ospitalità, e come piccolo atto di stimolo al cambiamento e all’apertura della città".

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere comunale di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi: "Non avranno avuto il permesso, ma il 9 giugno erano stati preceduti dall’entusiastico benvenuto dello staff di Ravenna candidata capitale europea della Cultura per il 2019, che sulla propria pagina Facebook aveva così postato: “Anche questa è #Ravenna2019 con il maestro e gli allievi di una scuola di musica tedesca che girano l'Europa per far risuonare di musica le piazze europee”, ricevendo dal profilo del Comune di Ravenna il commento “stanno suonando magnificamente”. Bisogna perdonarli perché non sanno quello che fanno. Qualcuno, però, dovrà pur dirglielo".

Aggiunge Ancisi: "Il coordinatore di Ravenna 2019, Alberto Cassani, assessore comunale per 14 anni, tra l’altro alla cultura, per ultimo con l’attuale sindaco Matteucci, non sa che il Comune di Ravenna si è dotato di un regolamento per l’arte di strada da cui derivano queste assurde stroncature di una libera espressione culturale? È stato però superato dal suo stesso sindaco - che questo regolamento ha voluto contro la dura opposizione del sottoscritto proprio per l’articolo incriminato - il quale ha osservato: “Se vuoi suonare devi fare una semplice comunicazione. Se non lo fai sei in multa”, prima di fare una prima, per ora teorica, retromarcia, proponendo: “La prima volta un invito-diffida e solo la seconda una multa”. In realtà la “semplice comunicazione”, richiesta dall’art. 3 del “suo” regolamento, è una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), in cui l’artista deve dichiarare, tra l’altro, il possesso della licenza di pubblica sicurezza per gli spettacoli di strada rilasciata dal Comune di residenza. Come se una legge del 2001 non avesse abrogato l'art. 121 del Testo unico di pubblica sicurezza del 1931, che richiedeva agli artisti di strada l’iscrizione in appositi albi tenuti, appunto, presso il Comune di residenza".

Intervengono anche  i Giovani di Forza Italia Ravenna, per bocca di Massimiliano Guandalini: "Ora, senza voler criticare la bontà del regolamento, chiedo alla gente se questa sia una città equa e giusta. La realtà supera l’immaginazione: mentre parcheggiatori  abusivi compiono il loro “mestiere” indisturbati, e dunque senza alcun permesso, ogni giorno, da Piazza Kennedy a Piazza Baracca, questi ragazzi vengono multati per aver suonato della musica. Mentre in molte zone della città fino a Marina di Ravenna, spacciatori e delinquenti continuano a svolgere le loro attività illecite, il Comune si preoccupa di multare qualche turista che, in segno di riconoscenza alla città, suona innocentemente uno strumento musicale in centro storico. Mi chiedo se Ravenna meriti questa candidatura a Capitale europea della Cultura. E soprattutto mi chiedo se non sia ora di finirla di fare figure poco eleganti, il tutto per incassare qualche quattrino (nel caso specifico 150 euro). Vogliamo un’amministrazione comunale sensibile e reattiva, non lenta e sorda a tematiche attuali. Il compito del Comune oggi è di rappresentare una vera Capitale della Cultura e non un’esattoria a tempo pieno. E se il sindaco Matteucci vuole una proposta sia presto detto: cancelli quella multa e cambi il regolamento, non tra qualche anno, oggi".

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