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Cronaca

"Avversarie, ma non nemiche": patto tra le città candidate a capitali della cultura

L'iniziativa, come già nell'aprile 2012 con le aspiranti note all'epoca, è stata organizzata da Ravenna2019 nello spirito di una competizione corretta e trasparente

Con un patto di collaborazione e un appello al Governo, si è concluso mercoledì pomeriggio in Municipio l'incontro tra le sei città candidate al titolo di “Capitale Europea della Cultura per il 2019”, promosso dal sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci e dallo staff di Ravenna2019. Al termine della riunione, durata circa due ore e svolta in un clima di grande cordialità, i partecipanti hanno sottoscritto una “Carta d'intenti”.

Nel documento viene sottolineato che si impegnano, fra l'altro, a collaborare nella fase finale di selezione e anche dopo la designazione; a creare o rafforzare le partnership utili per partecipare ai nuovi programmi UE; a favorire la mobilità di produzioni culturali, artisti e operatori tra una città e l’altra; a incoraggiare progetti comuni tra studenti di scuole e Università dei rispettivi territori.

Capitale Europea della Cultura: incontro a Ravenna (foto Argnani)

La dichiarazione congiunta si chiude con un appello al Governo italiano: le finaliste auspicano che l'Esecutivo "possa sostenere l’impegno profuso da tutte le città candidate nella sfida per diventare Capitale Europea della Cultura, valorizzando il lavoro già svolto e ancora da svolgere nei prossimi mesi, sostenendo il progetto Italia 2019 e assicurando, come da prassi del programma, appositi finanziamenti per la città che sarà designata Capitale Europea della Cultura nel 2019".

Erano presenti il sindaco di Matera Salvatore Adduce, gli assessori comunali Enrica Puggioni di Cagliari (cultura), Luigi Coclite di Lecce (turismo, eventi e spettacoli), Andrea Cernicchi di Perugia (cultura) e Paolo Mazzini di Siena (ambiente, palio e lavori pubblici), con i rappresentanti dei rispettivi staff. L'iniziativa, come già nell'aprile 2012 con le aspiranti note all'epoca, è stata organizzata da Ravenna2019 nello spirito di una competizione corretta e trasparente: allora come oggi, la primogenitura della proposta è stata premiata dalla pronta adesione delle altre città, tutte convinte d'esser "avversarie, non nemiche".

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