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Cronaca

Il progetto della Regione: a Ravenna un polo di trapianto di rene da cadavere

Lo ha annunciato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, presentando il Report 2016 del Centro riferimento trapianti dell’Emilia-Romagna

Ravenna sede del futuro polo di trapianto di rene da cadavere. Ad annunciare il progetto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, presentando il Report 2016 del Centro riferimento trapianti dell’Emilia-Romagna. Nel 2016 si è registrato un aumento del 20% dei donatori e del 24,2% i trapianti. Le persone in lista d’attesa sono scese da 1.272 a 1.084 (-14,8%), la metà delle quali provenienti da altre regioni. Sono poi oltre 276 mila i cittadini (276.260) che hanno registrato la propria volontà sulla donazione degli organi e dei tessuti; di questi, 266.880, vale a dire il 96,6%, lo ha fatto per dire “Sì”. Si tratta di numeri che collocano la regione al primo posto in Italia, assieme alla Valle d’Aosta, per numero di consensi rispetto alla popolazione, e al secondo posto per numero di dichiarazioni rilasciate, sempre in rapporto agli abitanti.

"Sono numeri che fanno onore alla nostra comunità e ne testimoniano la sensibilità rispetto a un tema di enorme importanza, che tocca da vicino la salute di tante persone - ha sottolineato Bonaccini-. Questi risultati premiano il lavoro che da anni portiamo avanti assieme ad Aido, associazioni di volontariato ed Enti locali; e rendono merito allo sforzo straordinario messo in campo dal Centro riferimento trapianti sul fronte dell’informazione, della sensibilizzazione e della formazione. Inoltre, sono un ulteriore elemento a riprova dell’altissimo valore del sistema sanitario regionale, sul quale stiamo investendo sia nelle strutture che nelle attrezzature diagnostiche e di cura, oltre che nel personale, assumendo nuovi medici, professionisti e operatori sanitari”.

“Questi dati hanno un duplice valore - ha affermato l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi -. Perché da un lato confermano che la cultura della donazione si sta rafforzando, e dall’altro testimoniano la qualità delle competenze, delle professionalità e delle tecnologie delle nostre Aziende sanitarie. Basti pensare alle prime donazioni a cuore fermo, che in Emilia-Romagna vengono già praticate con successo. E stiamo pensando a un futuro polo di trapianto di rene da cadavere a Ravenna, con un iniziale tutoraggio da parte dei chirurghi del Policlinico Sant’Orsola di Bologna e successivamente uno spin-off che renda la struttura indipendente".

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