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Cronaca

Ravenna prima in regione per i "contratti di rete": ecco come funzionano

Ravenna è la provincia dell’Emilia-Romagna (28esima in Italia) dove i contratti di rete (45 aziende aderenti ogni 1 mila attive sul territorio) sono più utilizzati, con Modena al secondo posto e Bologna al terzo

Ravenna è la provincia dell’Emilia-Romagna (28esima in Italia) dove i contratti di rete (45 aziende aderenti ogni 1 mila attive sul territorio) sono più utilizzati, con Modena al secondo posto e Bologna al terzo. A rilevarlo è Aster, società della Regione Emilia-Romagna per l’innovazione e la ricerca industriale, che ha realizzato un tool interattivo per facilitare la ricerca e la lettura dei dati offrendo la possibilità di individuare le imprese in rete anche su base comunale.

“Il valore aggiunto di questa forma di collaborazione è noto – commenta Paolo Bonaretti, direttore generale di Aster – ed è confermato dal recente rapporto Istat-Confindustria ‘Gli effetti del contratto di Rete sulla performance delle imprese’ secondo cui le aziende che vi hanno aderito registrano una maggiore crescita dell’occupazione e del fatturato rispetto a imprese similari non in rete (rispettivamente +11,2% e +14,4% dopo tre anni). La diffusione di questa forma di aggregazione è ovviamente maggiore in quelle regioni che adottano politiche di incentivo all’utilizzo e che possono contare anche sulla spinta propulsiva delle organizzazioni di categoria”.

Cos'è il contratto di rete

Il contratto di rete è uno strumento innovativo attraverso il quale più imprese collaborano per realizzare progetti condivisi, che non riuscirebbero a sviluppare singolarmente, mantenendo la propria indipendenza, con l’obiettivo di incrementare la capacità innovativa e la competitività. Le imprese devono predisporre un piano generale d’azione (programma di rete), in cui sono definiti gli obiettivi da raggiungere e i rapporti di collaborazione e condivisione, l’investimento e il tipo di legame da adottare. Secondo l’indagine elaborata da Aster, la presenza di imprese in rete è particolarmente rilevante in provincia di Ferrara (41 aziende ogni 10 mila, quarto posto) e Forlì-Cesena (38, quinto posto). A seguire c’è la Parma (37), che precede Reggio Emilia e Piacenza, settime a pari merito con una media di 33 imprese in rete ogni 10 mila. Rimini (30) è la provincia dove si fa meno ricorso a questo strumento. La provincia italiana dove questa tipologia di contratti è più diffusa è Viterbo, con 127 imprese in rete ogni 10 mila, che precede Gorizia e Pordenone (122), seconde a pari merito, e Frosinone (116). In termini assoluti il Lazio (3.430) ha più imprese in rete della Lombardia (3.012) e del Veneto (2.026). Al quarto posto la Toscana (1.817) precede Emilia-Romagna (1.776) e Campania (1.592).

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