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Cronaca

Tra i pomodori spunta un quintale di piante di "maria"

I militari della Guardia di Finanza hanno sequestro 1,2 quintali di piante di "maria" che un trentenne residente a Mezzano coltivava in mezzo a filari di pomodori

Sequestro record di marijuana a Ravenna. I militari della Guardia di Finanza hanno sequestro 1,2 quintali di piante di “maria” che un trentenne residente a Mezzano coltivava in mezzo a filari di pomodori, intrecciate nella ringhiera di casa, dando alle stesse una forma a mo di siepe per farle sembrare un cespuglio ornamentale dell’abitazione. L'individuo ora dovrà rispondere davanti al giudice dell'accusa di coltivazione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio.

Maxi sequestro di marijuana

L'operazione è scaturita durante un normale controllo nella zona di via Trieste. Il trentenne, alla vista delle Fiamme Gialle ha cercato di dileguarsi inutilmente facendo inversione ad U. I militari della Prima compagnia hanno allora bloccato l'uomo, trovando subito circa otto grammi di hashish contenuti un sacchettino in cellophane. Dagli ulteriori controlli è emerso he il soggetto era gia’ noto alle forze dell’ordine, per precedenti  specifici, facendo scattare cosi’ l’immediata perquisizione nella sua abitazione. L'attività ha permesso di scoprire un giardino “alternativo” vicino casa.

I militari hanno rinvenuto umerose piante di marijuana, per un peso complessivo di 120 chili mentre in casa, e’ stato rinvenuto un bilancino di precisione e circa 80 grammi di hashish. Il coltivatore “imprenditore” aveva abilmente occultato la piantagione coltivando le piante in mezzo a filari di pomodori,  intrecciate nella ringhiera di casa, dando alle stesse una forma a mo di siepe per farle sembrare un cespuglio ornamentale dell’abitazione.

Il tutto al fine di eludere i controlli  dei mezzi aerei in dotazione alla guardia di finanza nel corso dell’espletamento dei servizi di ricognizione del territorio. Le piante erano ormai gia’ pronte: alcune di esse estirpate, altre lavorate e suddivise in centinaia di dosi e solo il tempestivo intervento dei finanzieri ha consentito di porre fine a tale “attivita’ imprenditoriale”.

Il giovane ha esternato ai militari tutto il suo disappunto per il sequestro delle piante di marijuana e per i mancati introiti che tale “attivita’ “ gli avrebbe reso. Difeso dall'avvocato Franco Randi del foro di Ravenna, al termine del rito direttissimo ha patteggiato un anno e due mesi di reclusione e duemila euro di multa con pena sospesa.

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