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Cronaca

Traffico di droga, per nove anni si rifugia a Bogotà: arrestato

E’ finita dopo quasi nove anni la latitanza di un 52enne di Lamezia Terme, ma per molti anni residente a Ravenna. L’uomo, che ha trovato rifugio in Bogotà, è noto alle forze dell’ordine dal 1998

E’ finita dopo quasi nove anni la latitanza di un 52enne di Lamezia Terme, ma per molti anni residente a Ravenna. L’uomo, che ha trovato rifugio in Bogotà, è noto alle forze dell’ordine dal 1998. Il 26 febbraio di quell’anno, nel corso di una complessa attività d’indagine contro la criminalità organizzata e il traffico di stupefacenti, fu arrestato a Lido di Dante con 5 chili e mezzo di hashish, insieme ad un’altra persona in provincia di Bergamo.

Quest’ultima venne trovata con un bazooka sovietico, 7 mitragliette con silenziatore e 3 pistole automatiche. Il 52enne, scarcerato nel 2001, ha fatto nuovamente parlare di sé dopo quattro anni. Durante l’estate del 2005, venne fermato in Venezuela ed arrestato all’Aeroporto Simon Bolivar di Maiquetia di Caracas perché trasportava sei chili e mezzo di cocaina.

Nel corso della sua attività a Ravenna, a capo di una sua società, che produceva e commercializzava mobili e attrezzature per la casa, era stato denunciato e condannato per reati di truffa, ricettazione e per bancarotta fraudolenta a diversi anni di reclusione con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’inabilitazione all’esercizio di impresa commerciale.

Giovedì sono stati bloccati i suoi propositi e programmi futuri. Il Procuratore Capo di Ravenna ha infatti firmato un’ordinanza di custodia cautelare. Ad aspettarlo all’aeroporto di Venezia, proveniente da Madrid, dove aveva fatto scalo partendo da Bogotà, c’erano i poliziotti dell’Antidroga di Ravenna coadiuvati dai colleghi della Polizia dello scalo aeroportuale che, da anni, lo cercavano sapendo che aveva scelto di vivere nel paese sudamericano.

Più volte avevano avuto contatti con le autorità di quel paese che, all’inizio del 2012, hanno confermato di un volo prenotato dall’italiano con diversi conti in sospeso con la giustizia. Appena il finger si è collegato all’aereo i poliziotti, una volta che dall’aeromobile è uscita gran parte dei viaggiatori, sono entrati e, dopo averlo riconosciuto, si sono qualificati. Come hanno pronunciato la città di Ravenna, il 52enne ha laconicamente risposto: “ho capito”.
 

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