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Cronaca Cervia

Aperitivo negato a una donna incinta, poi il commento shock: "Eravate brutti come pochi, l'analcolico lo bevi in piedi"

"Un trattamento discriminatorio che non ci saremmo mai aspettati. Puoi fare entrare chi vuoi nel tuo locale, ma questo non ti dà il diritto di rispondere così"

Il cliente non ha sempre ragione. E le recensioni ai locali fatte da dietro uno schermo non sempre sono affidabili. Proprio per questo i titolari di bar e ristoranti hanno la possibilità e il diritto di replicare ai clienti, se le ritengono scorrette o inesatte: e spesso lo fanno, in molti casi ammettendo l'errore e scusandosi con i clienti, arrivando anche a invitarli a ritornare nel loro locale a loro spese. Altre volte, invece, non va proprio così.

Protagonista di questa storia è Elisabetta, 35enne di Fusignano che domenica scorsa si è recata a Milano Marittima per fare un giro insieme a suo marito Patrik. I due avevano programmato tutto - o meglio, avevano provato a farlo - già da qualche giorno, visto che quella domenica era proprio il compleanno di Elisabetta. "Avevamo chiamato una settimana prima un locale sul molo per chiedere se potevamo prenotare per fare un piccolo aperitivo - spiega la donna - Ci hanno risposto che non si prenotava e che era a ingresso libero. Così, dopo una passeggiata sul lungomare, intorno alle 17 siamo arrivati allo stabilimento balneare in questione: volevamo sederci un attimo e riposarci un quarto d'ora, visto che io sono al sesto mese di gravidanza. Ci ha accolto una cameriera, le ho chiesto se potevamo sederci in un tavolo per bere un analcolico (dal momento che, appunto, sono incinta) e lei ci ha risposto gentilmente di sì".

Ma qui iniziano i problemi. "A quel punto è arrivato il proprietario, o almeno credo lo fosse, e a differenza di quanto ci aveva detto la cameriera ci ha detto che non c'era posto perchè i tavoli, nonostante fossero vuoti, erano tutti prenotati - racconta la 35enne - Gli abbiamo fatto notare che noi avevamo chiamato una settimana prima per prenotare e ci era stato risposto che non era possibile; lui a quel punto ha detto che si poteva prenotare solo sul posto. La cameriera lo guardava stranito, si vedeva che era dispiaciuta". "Gli abbiamo detto che saremmo rimasti solo dieci minuti, il tempo di bere qualcosa e far riposare un attimo mia moglie incinta - aggiunge Patrik - Lui ci ha detto che non sapeva per che ora i tavoli erano prenotati e che lì non potevamo stare. Ci ha fatto molto strano, non fai sedere una donna incinta neanche per un momento con i tavoli vuoti? Abbiamo deciso di non darci troppo peso, abbiamo preso da bere e siamo andati a sederci sul molo".

Arrivata a casa, però, Elisabetta decide di recensire il locale raccontando la sua disavventura sulla tentata prenotazione. "Non certo comodo prenotare il tavolo andando direttamente sul posto per chi viene da un'ora di auto, esperienza negativa", conclude la recensione. La risposta del proprietario non si fa attendere a lungo: "Non voglio dire che eravate brutti come pochi, ma le regole da noi sono queste. Il tavolo ha un prezzo. L'analcolico lo bevi in piedi". Una risposta che lascia di stucco la coppia. "Abbiamo iniziato a sfogliare le recensioni degli altri clienti - spiegano i due - e lì abbiamo capito che non si trattava di un caso isolato. Le risposte del titolare alle recensioni negative erano tutte di quel tenore".

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Se la risposta alla critica di Elisabetta nel giro di poco è stata cancellata dal titolare (e la stessa recensione di Elisabetta, visibile a tutti fino a giovedì, da venerdì è visibile solo a lei che l'ha scritta), scorrendo le recensioni su Tripadvisor, in effetti, le repliche ai clienti sono decisamente 'particolari'. A un recensore - neppure particolarmente critico - che ha deciso di lasciare tre 'pallini' su cinque scrivendo "Nulla di eccezionale, aperitivo discreto e servizio da rivedere. La qualità del cibo e prezzi nella norma. Bella la location", il titolare replica "Anche te ti garantisco che visto di persona non sei per niente “eccezionale". Mio giudizio: cliente da dimenticare". "Posto esclusivo e ben curato all esterno, ma perde tutta la sua bellezza con il pessimo personale scortese", scrive un altro cliente dando 2 pallini su 5; "Mi dispiace per te povero “giornalista mancato” ma del tuo giudizio non me frega niente. Un abbraccio". "Vorrei tanto avere anche io la possibilità di "sconsigliare" te a tutti i gestori di bar e ristoranti, ma mi basta riconoscerti e cacciarti fuori la prossima volta che ti avvicinerai", replica a un altro. "Perchè non stai a casa e continui a frequentare locali che non sono al livello della tua infinita conoscenza che ti ha portato ad essere un critico enogastronomico o come in questo caso di "mixology"?", risponde ancora firmandosi. 

"Leggendo le recensioni dei clienti, nelle quali tanti lamentano la poca educazione del titolare, abbiamo capito che per lui eravamo 'inadeguati' per il suo locale - spiegano Elisabetta e Patrik - Una coppia con una donna incinta non attira persone. Ma arrivare addirittura a dire 'eravate brutti come pochi' a una donna incinta, dirle che l'analcolico va consumato in piedi... E' un trattamento discriminatorio che non ci saremmo mai aspettati. Puoi fare entrare chi vuoi nel tuo locale, ma questo non ti dà il diritto di rispondere così. Quello che ci ha dato molto fastidio è l'atteggiamento, il vedersi catalogati come una coppia con una donna incinta che porta poco guadagno e quindi via, qui non potete stare. Ci piacerebbe ricevere delle scuse".

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