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Cronaca

Coronavirus, rinviato il referendum sul taglio del parlamentari

La richiesta di posticipare il referendum è legata sia a un aspetto organizzativo, con gli istituti scolastici chiusi almeno fino al 15 marzo, sia all'enorme difficoltà di portare avanti la campagna referendaria

A causa dell'emergenza Coronavirus, il Consiglio dei ministri giovedì pomeriggio - come riporta l'agenzia Adnkronos - ha deciso di rinviare il referendum sul taglio dei parlamentari, previsto per il 29 marzo prossimo, a data da definirsi. La richiesta di posticipare il referendum è legata sia a un aspetto organizzativo, con gli istituti scolastici chiusi almeno fino al 15 marzo, sia all'enorme difficoltà di portare avanti la campagna referendaria in condizioni normali. Tra le ipotesi più accreditate, quella che possa slittare al 17 o 24 maggio. 

"Speriamo che l'eventuale rinvio del referendum venga comunicato in tempi brevi, non possiamo aspettare ancora, aggiungendo incertezza a una campagna che è già partita in condizioni d'emergenza". Il Comitato Democratici per il No ritiene che pensare a un accorpamento con le elezioni regionali sarebbe "un grave errore, perché introdurrebbe una disparità nel voto all'interno del territorio nazionale e, caso mai avvenuto nella storia repubblicana, confonderebbe due campagne elettorale su temi completamente distinti. In caso di rinvio, chiediamo a questo punto al governo di accorpare il referendum al ballottaggio delle elezioni comunali. Così ci sarebbe meno confusione e nelle regioni in cui si vota ci sarebbe la possibilità di fare una campagna referendaria chiara nelle due settimane successive al voto, dando l'opportunità agli elettori e ai comitati di far conoscere bene le ragioni del sì e del no".

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