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Cronaca

Coronavirus e turismo: le disdette delle prenotazioni negli agriturismi sfiorano il 70%

Cia-Agricoltori Italiani ha presentato un piano al tavolo con il ministro Bellanova, da un invio dei contributi previdenziali alla sospensione delle rate dei mutui

Regione, Coronavirus e turismo: le disdette delle prenotazioni negli agriturismi sfiorano il 70%
Annullamenti di prenotazioni di turisti stranieri che, consigliati dal loro governo, rinunciano a visite programmate. Lo segnalano le imprese agrituristiche dell’Emilia Romagna che nelle ultime settimane hanno ricevuto numerose disdette. “Un gruppo di norvegesi in visita alla Lamborghini ha rinunciato al soggiorno perché sconsigliati dalle maestranze del loro Paese – spiega Andrea Mongiorgi dell’agriturismo ‘I Salici’ nel comune di Valsamoggia, nel bolognese. Piovono disdette di camere e pernottamenti  - precisa - fino al 70%. Va un po’ meglio, si fa per dire, nella ristorazione dove ho assistito ad un calo del 50%. Inoltre le informazioni più frequenti si riferiscono alla tipologia di clientela: insomma vorrebbero conoscere il pedegree degli avventori”.

Per tale motivo Turismo Verde, l’associazione per la promozione agrituristica di Cia-Agricoltori Italiani, ha chiesto al governo un invio dei contributi previdenziali e delle imposte dirette e indirette come la Tari, la sospensione delle rate dei mutui, la riprogrammazione delle uscite didattiche con costi a carico non delle scuole, ma dello Stato nonché un piano di promozione straordinario per l’agriturismo in Italia. Proposte che ha portato al tavolo convocato dalla ministra Teresa Bellanova per discutere delle misure da attivare contro gli effetti disastrosi dell’emergenza Coronavirus sui 23.615 agriturismi italiani, oltre mille solamente in Emilia Romagna.

“La situazione che sta vivendo il Paese non deve essere sottovalutata, ma neanche ingigantita - spiega Turismo Verde-Cia. Eppure, l’impatto del Coronavirus sul turismo è stato immediato e fortissimo. Nelle regioni coinvolte direttamente dall’emergenza, ci sono state disdette di massa nelle strutture, soprattutto da parte dei turisti stranieri. Prenotazioni quasi azzerate anche per aprile – aggiunge la nota di Turismo Verde Cia -  con le festività di Pasqua che rappresentano uno dei periodi più importanti per la stagione turistica. Ma il danno economico coinvolge gli agriturismi di tutta Italia, con una riduzione delle richieste di soggiorno già arrivate”.     
Intanto, dove possibile, gli agriturismi associati a Turismo Verde-Cia stanno cercando di andare incontro alle esigenze degli ospiti che chiedono la disdetta delle prenotazioni, proponendo ad esempio un voucher per un periodo alternativo sempre nella stessa struttura in campagna.
“È chiaro, però, che serve un intervento urgente in soccorso delle imprese con misure dedicate -ribadisce Turismo Verde-Cia -. Così come è necessario che la Unione europea attivi gli strumenti di crisi necessari, con lo stanziamento di risorse adeguate, se l’emergenza Coronavirus dovesse allargarsi e protrarsi per lungo tempo”.


 

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