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Cronaca Lugo

A Lugo riaprono sotto al Pavaglione i mercati alimentari e contadini

L'accesso nell'area per operatori e clienti sarà vincolato all'utilizzo della mascherina, da indossare anche quando si è in fila all'esterno

Da venerdì 24 aprile riprendono a Lugo i mercati ordinari dedicati alla vendita di prodotti alimentari, come il mercato settimanale del mercoledì, il BioMarché del venerdì e il mercato del contadino del sabato. I mercati si svolgeranno, fino al termine dell’emergenza o fino all’adozione di nuove disposizioni, nelle logge interne del Pavaglione, nel rispetto dell’ordinanza regionale che consente i mercati alimentari all’interno di strutture coperte o istituiti in particolari spazi pubblici recintati e specificatamente destinati, che consentano una limitazione e un controllo dell’accesso, assicurando il rispetto della distanza interpersonale di un metro. Il quadriportico del Pavaglione di piazza Mazzini, infatti, è già un’area mercatale che si presta ad ospitare, nel rispetto delle più stringenti norme regionali, le attività di commercio su area pubblica dei soli prodotti alimentari, essendo una struttura in parte coperta, delimitata su quattro lati, con accessi (entrate agli angoli e occhielli laterali) che possono essere agevolmente presidiati e regolamentati grazie ai portoni in legno, e senza che sia necessaria la collocazione e la rimozione di transenne e/o recinzioni provvisorie.

“Abbiamo scelto di fare riprendere il BioMarché e di portare il mercato alimentare sotto le logge del nostro Pavaglione che, in questo modo, dimostra tutta la sua versatilità e la sua vocazione commerciale – spiega il sindaco di Lugo Davide Ranalli -. Le norme consentono di realizzare questi tipi di mercati in aree circoscritte, così ci siamo organizzati per offrire un servizio sicuro a operatori e clienti, sempre in accordo con Prefettura e associazioni di categoria del commercio. Non intendiamo piegarci alla logica dell’approssimazione, non vogliamo vedere spazi transennati, ma al contrario vogliamo che la bellezza torni ad essere un elemento centrale in questo tempo sospeso. Per questa ragione abbiamo voluto che il mercato alimentare si trasferisse nel cuore pulsante della città. Non è solo una scelta logistica ma un’espressa volontà di rilanciare fin da oggi il nostro Pavaglione e dunque il nostro centro storico, la risoluzione di un problema che diventa anche messaggio di speranza”.

Venerdì 24 aprile si terrà il mercatino del biologico (BioMarchè) dalle 15.30 alle 19, seguito dalla settimana successiva dal mercato settimanale del mercoledì (dalle 8.30 alle 13.30) e dal mercato del contadino del sabato (dalle 8.30 alle 13.30). Sabato 25 aprile e venerdì 1 maggio, giornate festive, non si svolgeranno i mercati. In queste occasioni, l’utilizzo degli spazi e l’attività di vendita saranno subordinati al rispetto di alcune condizioni per evitare ogni forma di assembramento a tutela della salute pubblica ed evitare la proliferazione del virus Covid-19. I posteggi saranno distanziati tra loro di almeno due metri e i mezzi di servizio, per assicurare un idoneo distanziamento sociale degli utenti, saranno posizionati fuori dal porticato. Inoltre, l'intera area destinata al mercato sarà chiusa grazie ai portoni in legno, posti negli ingressi in testata e negli occhielli laterali del Pavaglione.

L'accesso dei clienti sarà regolamentato in modo da garantire il rispetto della distanza interpersonale di un metro e l’ingresso e l’uscita dei clienti all’area mercatale avverrà unicamente da due varchi, uno per l’ingresso e uno per l’uscita, con accesso regolamentato e presidiato da addetti al controllo. Agli utenti è consentito restare all'interno dell'area solo per il tempo strettamente necessario all'acquisto dei generi alimentari. L'accesso nell'area per operatori e clienti sarà vincolato all'utilizzo della mascherina, da indossare anche quando si è in fila all'esterno. Gli operatori ambulanti dovranno indossare anche i guanti. Nell’area dovranno essere messi a disposizione della clientela dispenser con soluzione per la disinfezione delle mani e non dovranno essere effettuate operazioni di lavorazione o preparazione di cibi.

"Esprimiamo un sentito apprezzamento e ringraziamento al sindaco e ai suoi collaboratori. La loro disponibilità ad approfondire le nostre richieste e a verificare quali soluzioni potessero essere percorribili dimostra una grande volontà di cercare di tenere conto, al contempo, della salute dei cittadini e delle attività economiche - afferma il presidente di Cia Romagna, Danilo Misirocchi - In un momento di emergenza sanitaria come quello che stiamo vivendo bisogna certo tutelare la salute prima di tutto. Anche gli aspetti logistici assumono rilevanze diverse e richiedono strategie complesse. Alcune altre amministrazioni comunali stanno seguendo questa strada e le ringraziamo. Auspichiamo che altre ancora la intraprendano, senza nascondersi dietro a pareri di un apparato burocratico ormai totalmente inadeguato ai tempi".

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