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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Riciclaggio e frodi fiscali, maxi sequestro da 50 milioni a imprenditore

Il sequestro è il risultato delle indagini condotte dalla Dia di Bologna e coordinate dalla procura ravennate nell'ambito dell'Operazione "Malavigna"

Trema l'impero del "re del vino": sequestrati case, conti e auto d'epoca per 50 milioni

La Dia di Bologna sta eseguendo, nelle province di Ravenna, Forlì e Brescia, un provvedimento di sequestro, emesso dal Gip della città bizantina nei confronti di un imprenditore ravennate, per oltre 50 milioni di euro. Il sequestro è il risultato delle indagini condotte dalla Dia e coordinate dalla Procura ravennate nell'ambito dell'Operazione 'Malavigna', che aveva portato, nel dicembre del 2017, all'arresto di sette esponenti di un gruppo criminale specializzato nel riciclaggio di ingenti capitali illeciti e nelle frodi fiscali perpetrate mediante l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, con il coinvolgimento di persone vicine alla criminalità organizzata foggiana.

Il giudice per le indagini preliminari, Andrea Galanti, ha disposto il "sequestro finalizzato alla confisca" ad un noto imprenditore faentino cinquantenne, attualmente in carcere. L'indagine,  coordinata dal procuratore capo Alessandro Mancini e dal sostituto Lucrezia Ciriello, ha riguardato la compravendita di vino, ritenuta fittizia, e l'emissione di fatture false finalizzate al riciclo del denaro. Sotto sequestro sono finiti anche beni all'ex moglie dell'imprenditore e all’attuale compagna. Il cinquantenne ha numerosi terreni e fabbricati tra Faenza, Russi e Forlì, ma anche conti correnti, depositi titoli, polizze, otto mezzi e dodici partecipazioni societarie.

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