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Cronaca

Riforma pensioni e occupazione giovanile: i sindacati scendono in piazza

"La proposta intende superare le attuali rigidità nell’accesso al pensionamento, favorire un inserimento lavorativo dei giovani e affrontare il tema dell’adeguatezza degli attuali e dei futuri trattamenti pensionistici"

Cgil, Cisl e Uil daranno vita a una manifestazione unitaria sabato 14. A Ravenna, come nelle altre principali città italiane, i sindacati confederali manifesteranno per "cambiare le pensioni, dare lavoro ai giovani, difendere l'occupazione e garantire a tutti una sanità efficiente". Nella nostra città è previsto un presidio dalle 10 in piazza 20 settembre, a pochi passi da piazza del Popolo e dalla sede della Prefettura dove, nel corso della mattinata, una delegazione di manifestanti sarà ricevuta dal Prefetto. Le organizzazioni dei lavoratori stanno organizzando pullman da tutta la provincia per favorire la partecipazione alla manifestazione (per prenotare rivolgersi alle sedi sindacali del territorio). La manifestazione sarà preceduta, giovedì 12, da un attivo provinciale unitario dei quadri, delegati e attivisti pensionati che si svolgerà a Ravenna all’hotel Cube dalle 9. L’attivo sarà presieduto da Costantino Ricci, segretario generale Cgil Ravenna, e prevede la relazione di Franco Garofalo, segretario Cisl Romagna, e le conclusioni di Domenico Proietti, segretario nazionale Uil. "I sindacati si aspettano risposte concrete dal Governo in linea con gli impegni assunti con la sottoscrizione del verbale del 28 settembre del 2016 e in coerenza con la piattaforma sindacale unitaria che rimane alla base delle iniziative - spiegano Cgil, Cisl e Uil - La proposta unitaria al centro del confronto sindacale con il Governo sul tema della previdenza intende superare le attuali rigidità nell’accesso al pensionamento, favorire un inserimento lavorativo dei giovani e affrontare il tema dell’adeguatezza degli attuali e dei futuri trattamenti pensionistici. Chiediamo che in legge di bilancio siano inseriti una serie di provvedimenti in materia di lavoro, previdenza, welfare e sviluppo. In particolare rivendichiamo più risorse sia per l’occupazione giovanile sia per gli ammortizzatori sociali; il congelamento dell’innalzamento automatico dell’età pensionabile legato all’aspettativa di vita; un meccanismo che consenta di costruire pensioni dignitose per i giovani che svolgono lavori discontinui; una riduzione dei requisiti contributivi per l’accesso alla pensione delle donne con figli o impegnate in lavori di cura; l’adeguamento delle pensioni in essere; la piena copertura finanziaria per il rinnovo e la rapida e positiva conclusione dei contratti del pubblico impiego; risorse aggiuntive per la sanità e il finanziamento adeguato per la non autosufficienza. Una legge di bilancio che voglia avere il carattere dell’equità e dello sviluppo deve tenere conto di tali richieste".

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