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Cronaca

Rigassificatore, Piombino chiede sconti in bolletta e compensazioni nel 'Memorandum'. Cosa potrebbe chiedere Ravenna?

Ravenna sia equiparata a Piombino. Altrimenti, la Regione promette battaglia al Governo. E' quanto hanno specificato il sindaco Michele de Pascale e il presidente della Regione Stefano Bonaccini durante la firma del Decreto di autorizzazione del rigassificatore ravennate

Ravenna sia equiparata a Piombino. Altrimenti, la Regione promette battaglia al Governo. Lunedì è stato firmato il Decreto di approvazione del Provvedimento Autorizzatorio Unico per il progetto del rigassificatore di Snam al largo di Ravenna. Sono due, infatti, i nuovi rigassificatori che entro il 2024 si aggiungeranno ai tre già attivi in Italia (a Panigaglia, Livorno e Rovigo).

Per mitigare l’impatto ambientale delle opere previste dal progetto, a Ravenna saranno realizzate da Snam varie misure di mitigazione e compensazione: tra queste un'enorme area verde di 100 ettari, un percorso ciclabile, l'efficientamento dell'illuminazione pubblica, la riqualificazione energetica di edifici pubblici e, più in generale, una serie di interventi a ristoro di quelle località della costa che saranno più colpite dai cantieri.

Durante la presentazione della firma del decreto, però, il sindaco Michele de Pascale ha precisato una cosa: "Oltre alle compensazioni e mitigazioni già definite con Snam, chiediamo al Governo ovviamente parità di trattamento con il territorio di Piombino che ospiterà un rigassificatore come Ravenna, in particolare in merito al 'memorandum' (un accordo tra Regione Toscana, presidenza del Consiglio e Ministeri che prevede una serie di benefici economici per i cittadini e le imprese del territorio interessato, ndr)". Della stessa idea anche il presidente della Regione e commissario straordinario di Governo Stefano Bonaccini: "Ovviamente ciò che verrà garantito a Piombino dovrà essere garantito anche a Ravenna, le condizioni devono essere identiche o simili, altrimenti come Regione ci mobiliteremo in massa e in maniera compatta. Ma non ho dubbi che questo avverrà, anche perchè sarebbe veramente surreale il contrario. Credo sia giusto che le condizioni di vantaggio che verranno garantite ai territori che ospiteranno i due nuovi rigassificatori, Piombino e Ravenna, siano le stesse. Questo nell'interesse delle popolazioni".

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Il 'memorandum' di Piombino: cosa prevede e cosa potrebbe chiedere Ravenna

La giunta regionale della Toscana ha raccolto in un 'memorandum', appunto, una serie di dieci prescrizioni deliberate dalla stessa giunta quale proposta di intesa sulle opere di compensazione, nonchè presupposto alla realizzazione dello stesso rigassificatore. "Il memorandum - ha spiegato il presidente della Regione Toscana, nonchè commissario straordinario di Governo Eugenio Giani - è l'atto necessario per poter perfezionare l'autorizzazione, contiene una serie di indicazioni e richieste che pongono le condizioni per assicurare al territorio una nuova stagione di sviluppo".

Ma quali sono le opere compensative all'opera previste dalla proposta di intesa firmata in Conferenza dei servizi? Nel memorandum, innanzitutto, c'è la richiesta di sconto di almeno il 50% in bolletta, per tre anni, a vantaggio dei cittadini e delle aziende di Piombino e degli altri comuni compresi nell'area di crisi industriale complessa, ovvero anche Campiglia Marittima, San Vincenzo e Suvereto. La Regione sollecita il Governo ad intervenire con un provvedimento legislativo di urgenza. Questo provvedimento, ad esempio, potrebbe essere richiesto anche per Ravenna.

Poi ci sono le bonifiche attese da anni di cui si dovrà far carico lo Stato: lo sblocco della messa in sicurezza anzitutto della falda (costo aggiornato circa 88 milioni di euro rispetto ai 47 fino ad oggi disponibili, ferma da un anno per problemi burocratici), ma anche la bonifica dai detriti e scarti delle lavorazioni siderurgiche dell'alto forno nelle aree esterne al perimetro del gruppo Jsw Steel, pari a 500 mila metri cubi di terra da bonificare auspicabilmente - nella proposta delle Regione Toscana - con un intervento di economia circolare. La spesa da finanziare è di 200 milioni di euro.

Non solo. C'è la strada di collegamento tra il porto e la Strada statale 398, con una nuova viabilità esterna all'abitato della città: la Regione sollecita l'avvio dei lavori. Il primo lotto, in carico ad Anas (stanziati ed impegnati 50 milioni di euro) è già stato aggiudicato, ma l'apertura del cantiere ritarda di mese in mese. Il secondo è di competenza dell'Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno e del commissario pe ri lavori nel Porto di Piombino (ovvero il presidente della Regione) ed è in fase di progettazione: a disposizione ci sono 55 milioni di fondi Pnrr, ma ne servono 65. La Regione chiede dunque al Governo di integrare le risorse. Spostandoci a Ravenna, è lecito pensare che potrebbe essere richiesto un intervento per strade quali Adriatica, Romea e Classicana e magari anche la Baiona.

C'è poi il parco delle energie rinnovabili (fotovoltaico ed eolico sulle aree demaniali del promontorio, e idrogeno verde a supporto delle acciaierie), con un finanziamento già richiesto di 100 milioni di euro che comprende pure la creazione di un centro ricerche sulla produzione di energia rinnovabile da moto ondoso in collaborazione con il Lamma. Anche a Ravenna è in previsione la realizzazione di un parco eolico e del fotovoltaico tra i più grandi in Europa, quello di Agnes: anche in questo caso potrebbero essere richiesti finanziamenti per il progetto.

E poi nel memorandum toscano sono richiesti investimenti sul porto, per compensare l'occupazione della nuova banchina da parte della Golar Tundra e per la salvaguardia di pesca, itticoltura e turismo (un pacchetto da almeno 145 milioni), il riconoscimento di Piombino come zona logistica semplificata, proposta già inviata dal Governo alla Regione, e contestuale riconoscimento di zona economica speciale o equivalente, anche zona franca doganale, (con 10 milioni di possibili agevolazioni fiscali per le imprese). Richieste, anche queste, che potrebbero essere facilmente replicate su Ravenna.

Ancora: nel piano ci sono percorsi accelerati per la gestione di progetti o adeguamenti dei piani regolatori portuali, il rifinanziamento di fondo nazionale da 30 milioni di euro per ulteriori agevolazioni ed investimenti (ma anche politiche attive) per riqualificare il polo industriale e un milione l'anno, infine, ai parchi archeologici della Val di Cornia; Ravenna in questo senso ha il parco archeologico di Classe. Sul memorandum viene chiesta anche la costruzione di una cabina di regia di cui facciano parte presidente della Regione, presidenza del Consiglio, ministri competenti e Comune di Piombino. Nella delibera che accompagna la proposta di memorandum, infine, la Regione Toscana chiede al governo anche un finanziamento di 5 milioni di euro l'anno, per tre anni, per potenziare i collegamenti con l'isola d'Elba, oltre a chiedere garanzie che l'attività del rigassificatore non ostacoli l'operatività del porto.

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