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Cronaca

Il rigassificatore si presenta alla città: incontro pubblico al Palacongressi

L’appuntamento è organizzato dal Comune di Ravenna in collaborazione con la struttura del Commissario di Governo per il rigassificatore, incarico affidato dall’esecutivo nazionale al presidente della Regione

Un passo avanti verso il rigassificatore. Martedì 11 ottobre, alle ore 20.15, al Palazzo dei congressi di Ravenna in Largo Firenze si terrà la presentazione pubblica del progetto del rigassificatore previsto al largo della città. L’appuntamento è organizzato dal Comune di Ravenna in collaborazione con la struttura del Commissario di Governo per il rigassificatore, incarico affidato dall’esecutivo nazionale al presidente della Regione. I dettagli e le modalità di partecipazione, compatibili con la capienza degli spazi, verranno comunicati in un secondo momento. Nel frattempo un gruppo di cittadini ha lanciato una petizione contro il progetto.

Il progetto

E’ previsto al largo di Ravenna l’ormeggio di una nave di stoccaggio e rigassificazione galleggiante: la ‘BW Singapore’, acquistata da Snam all’inizio di luglio. Ha una capacità di rigassificazione continua di circa 5 miliardi di metri cubi equivalente a circa un sesto della quantità di gas naturale oggi importata dalla Russia, e uno stoccaggio di 170mila metri cubi di gas naturale liquefatto (Gnl). Sarà rifornita ad intervalli regolari, al massimo una volta alla settimana, da navi metaniere. Inoltre, verranno realizzate alcune infrastrutture per allacciare la nave alla rete di trasporto gas esistente.

Il progetto presentato da Snam prevede che la nave sia collocata a circa 8,5 chilometri al largo di Punta Marina in corrispondenza della piattaforma offshore esistente di Petra (Gruppo Pir), che sarà opportunamente adeguata e ammodernata. Al fine di convogliare il gas verso il punto di interconnessione con la rete nazionale dei gasdotti, posto a circa 42 km dal punto di ormeggio, a nord-ovest della città, il progetto propone di realizzare un collegamento composto da un tratto di metanodotto a mare (sealine) di circa 8,5 km e uno onshore, completamente interrato, di circa 34 km, progettato privilegiando aree non antropizzate, rispettando quelle protette e minimizzando l’uso di suolo, in modo compatibile con le caratteristiche geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche e sismiche del territorio, nonché con gli strumenti di pianificazione vigenti. Su tutti questi aspetti progettuali proposti da Snam il Commissario dovrà avvalersi dell’esame scrupoloso e del parere di oltre 40 enti.

Tra gli aspetti più rilevanti del progetto, quelli relativi agli standard di sicurezza. Nella nave rigassificatrice non saranno effettuati processi chimici, ma solo operazioni funzionali al processo di vaporizzazione. L’impianto di stoccaggio e rigassificazione sarà completamente installato a bordo della nave. E’ essenziale che l’impianto e le operazioni a bordo della nave abbiano poi impatti minimi, che Snam si impegna a contenere entro limiti significativamente inferiori a quelli previsti dalla legge. Dal punto di vista paesaggistico, il progetto dovrà rispettare invece le aree di tutela biologica. Sono già stati condotti per Snam alcuni studi specialistici, tra cui un modello delle ricadute in atmosfere, la valutazione di impatto sanitario, la valutazione del traffico navale nell’area di progetto e un modello di dispersione termica e chimica in ambiente marino in fase di esercizio. Dalla piattaforma Petra, in mare, partirà un gasdotto offshore interrato e si arriva alla linea di costa con una perforazione orizzontale (il tubo passa sotto terra per 10-15 metri), poi attraversa la pineta, gira introno alla città e si collega al nodo di Ravenna che alimenta la rete nazionale.

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