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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Riorganizzazione degli ambulatori: "Non disperdere i nuclei dei medici di base"

Il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi commenta la riorganizzazione e ridistribuzione dei Nuclei di Medicina generale proposta dall’Ausl locale per migliorare l’assistenza domiciliare

Da oltre 15 anni, per favorire la prossimità al bisogno di salute dei cittadini, l'attività svolta dai medici di medicina generale, detti anche “medici di famiglia” o “di base”, è capillarmente distribuita sul territorio ravennate in forme associate o di gruppo anche situate, con disponibilità di più sedi ambulatoriali, in quartieri e località diversi. "Alla riorganizzazione e ridistribuzione dei Nuclei di Medicina generale proposta dall’Ausl locale per migliorare l’assistenza domiciliare, i medici stessi hanno contribuito elaborando progetti concreti finalizzati a non sovvertire o disperdere le medicine associative in essere, peraltro tutelate da una convenzione nazionale - spiega il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi - Tali progetti sono stati condivisi e approvati, in un primo tempo, dal responsabile del Dipartimento delle cure primarie dell’Ausl stessa; di fatto però l’Ausl non ha tenuto conto di tali preziosi contributi, prodotti da professionisti operanti sul campo a diretto contatto con le esigenze del territorio e degli utenti. Ha così stravolto i servizi esistenti e le reti funzionanti, con enormi danni sia sotto l’aspetto delle reali distanze geografiche che del profilo organizzativo. Si segnalano, in particolare, i casi dei Nuclei RA 5 e RA 9 corrispondenti a medici che esercitano la propria professione in Nuclei contigui situati all’interno della città capoluogo e, allo stesso tempo, in zona mare o in Porto Fuori. Composti da medici che operano spesso con due ambulatori, in possesso di un’esperienza consolidata molto apprezzata dagli utenti, essi sono ora destinati, con tale impostazione, a un frazionamento grave. Si producono così estesi disservizi, penalizzando migliaia di pazienti abituati a ricevere, nel loro diritto, un vero servizio di prossimità, ora costretti a continue peregrinazioni. Si aggiunga anche il rischio di azioni legali avverso la violazione della Convenzione che, tutelando le Reti di Medicina generale interne alla città capoluogo, sancisce che possono essere frazionate solo per decisione dei professionisti che le hanno costituite".

"Per tali ragioni - prosegue il consigliere d'opposizione - il consiglio comunale, riunito nella seduta del 5 dicembre per discutere lo stato delle attività in capo all’Ausl locale, presente il Direttore generale, incarica il sindaco di Ravenna, quale membro della Conferenza socio-sanitaria territoriale, di operare presso la Direzione stessa dell’Ausl locale affinché l’ipotesi di ridistribuzione dei Nuclei delle cure primarie del Distretto di Ravenna sia rivista, coinvolgendo, con un confronto costruttivo basato sul principio della collaborazione, i diretti professionisti interessati". L'ordine del giorno è aperto alla sottoscrizione di tutti i gruppi consiliari e, ad oggi, hanno già aderito Forza Italia, gruppo Alberghini e Lega Nord.

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