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Cronaca

Ripartono i centri estivi: dalla Regione 500mila euro di contributi per le famiglie ravennati

I fondi servono infatti a finanziare i bonus per le famiglie con figli dai 3 ai 13 anni (17 se con disabilità certificata), quindi nati dal 2009 al 2019, che potranno contare su un contributo massimo di 336 euro a figlio

Tornano i centri estivi, e per il quinto anno consecutivo tornano i contributi della Regione Emilia-Romagna: 6 milioni di euro di ‘bonus rette’ per sostenere le famiglie nei costi di frequenza. Risorse provenienti dal Fondo sociale europeo che la Giunta ha confermato anche per il 2022: vengono ripartite tra i Comuni e le Unioni di Comuni dell’intero territorio per favorire la più ampia partecipazione di bambini, bambine, ragazze e ragazzi all’offerta educativa estiva e offrire ai genitori servizi di conciliazione dei tempi vita-lavoro.

I fondi servono infatti a finanziare i bonus per le famiglie con figli dai 3 ai 13 anni (17 se con disabilità certificata), quindi nati dal 2009 al 2019, che potranno contare su un contributo massimo di 336 euro a figlio - nel limite di 112 euro a settimana - per la frequenza ai Centri estivi. I contributi concorreranno alla copertura totale o parziale, in funzione del costo effettivo, della rata di frequenza settimanale. L’atto con il quale la Giunta definisce il pacchetto di aiuti alle famiglie è stato presentato questa mattina in Commissione assembleare dalla vicepresidente con delega al Welfare e Politiche giovanili, Elly Schlein.

“Per il quinto anno consecutivo non facciamo mancare il sostegno concreto ai più giovani nell’accesso alle opportunità estive, educative e di socialità, ma anche ai genitori nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro durante l’estate, periodo particolarmente complesso dal punto di vista organizzativo - sottolinea Schlein -. È fondamentale che sempre più famiglie possano usufruire di questo aiuto, che in caso di bambini e ragazzi con disabilità abbiamo voluto estendere ulteriormente”.  

A chi e come vengono assegnati i contributi

Anche nel 2022, come per gli anni precedenti, i contributi vengono concessi alle famiglie (anche affidatarie) composte da entrambi i genitori, o uno solo in caso di famiglie monogenitoriali, occupati e residenti in Emilia-Romagna, che intendono iscrivere i loro bambini e ragazzi di età compresa tra 3-13 anni, nati cioè dal 1^ gennaio 2009 al 31 dicembre 2019, alle attività estive.

Possono chiedere il bonus anche le famiglie nelle quali uno o entrambi i genitori siano in cassa integrazione, mobilità, disoccupati purché abbiano sottoscritto un Patto di servizio, quale misura di politica attiva del lavoro (strumento utilizzato dai Centri per l'impiego per formalizzare un accordo con disoccupati ed occupati sul progetto per l'inserimento lavorativo o la partecipazione ad un percorso formativo). Infine, se anche un solo genitore è impegnato in modo continuativo in compiti di cura, se nel nucleo familiare è presente una persona con disabilità grave o non autosufficiente.

Per fare richiesta è necessario presentare l’attestazione Isee 2022 o, in alternativa per chi non ne fosse in possesso, quella 2021, con limite massimo di reddito entro i 28mila euro. Inoltre, potranno essere ammessi al contributo per l’abbattimento della quota di iscrizione i bambini e i ragazzi con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/1992 di età compresa tra i 3 e i 17 anni (nati all’01/01/2005 ed entro il 31/12/2019) indipendentemente dall’attestazione Isee delle famiglie.

Le procedure per individuare le famiglie beneficiarie

I Comuni e le Unioni di Comuni pubblicano entro il 30 giugno 2022 l’elenco dei Centri estivi pubblici e privati cui le famiglie potranno iscrivere i bambini e i ragazzi. La richiesta di contributo va presentata al Comune o all’Unione di Comuni di residenza. Gli elenchi delle famiglie ammesse al contributo saranno trasmessi all’Ente capofila del Distretto, che elaborerà la graduatoria distrettuale delle famiglie individuate come possibili beneficiarie del contributo. In caso di domande superiori alla disponibilità finanziaria, dovrà essere elaborata una graduatoria in funzione del requisito Isee.

La platea dei beneficiari e la ripartizione delle risorse sul territorio

I beneficiari potenziali del bonus rette sono circa 431.500. A livello territoriale, i 6 milioni di euro sono stati assegnati ai Comuni capofila dei Distretti in base al numero dei bambini residenti e in età compresa tra 3 e 13 anni (nati dal 1^ gennaio 2009 al 31 dicembre 2019), e vengono così ripartiti nelle province: Bologna 1.330.135 euro; Modena 1.002.740 euro; Reggio Emilia 778.770 euro; Parma 623.610 euro; Forlì-Cesena 532.924 euro; Ravenna 503.429 euro; Rimini 465.268 euro; Ferrara 389.183 euro; Piacenza 373.941 euro.

Requisiti richiesti ai gestori

Con il venir meno dello stato di emergenza non è ad ora previsto il rinnovo del Protocollo nazionale con misure specifiche per l’organizzazione dei centri estivi, che era invece stato adottato negli anni scorsi. Rientra quindi in vigore la direttiva regionale dedicata (469/2019). I gestori dovranno comunque rispettare le norme generali attualmente previste per il contenimento della pandemia e quelle che eventualmente dovessero entrare in vigore per il periodo di organizzazione delle attività. Inoltre, dovranno disporre e rendere pubblico alle famiglie un progetto educativo e di organizzazione del servizio, garantire l’accoglienza di tutti i bambini richiedenti fino ad esaurimento dei posti disponibili, e dei bambini e ragazzi con disabilità, in accordo con il Comune di residenza, per garantire le appropriate modalità di intervento e sostegno. Ancora, i gestori dovranno garantire l’erogazione di diete speciali per le esigenze dei bambini accolti nei casi sia servito il pasto.

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