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Cronaca Cervia

Svilluppo di Pinarella e Tagliata, Coffari: "Pensare ad un nuovo polo turistico"

"Le località di Pinarella e Tagliata sono l’unica parte della costa cervese che permette ancora di progettare e sviluppare la città", esordisce il sindaco Coffari

Riqualificazione urbana di Cesena: mercoledì, alle 20,30, è in programma all'Hotel Caribia di Pinarella un incontro nel corso del quale si parlerà del 'masterplan per Tagliata e Pinarella', oltre che turismo e comunità. Interverranno il sindaco Luca Coffari, Natalino Giambi, assessore all’Urbanistica, Rossella Fabbri, assessore alla valorizzazione del patrimonio, Daniele Capitani, dirigente del settore Urbanistica, e Luigi Cipriani, responsabile dell’Unità 50+ luoghi da rigenerare.

"Le località di Pinarella e Tagliata sono l’unica parte della costa cervese che permette ancora di progettare e sviluppare la città - esordisce il sindaco Coffari -. È un occasione unica che abbiamo in riviera di pensare ad un nuovo polo turistico, legato all’ambiente, alla pineta avendo a disposizione tanto volume da rigenerare composto dalle ex colonie e dalla spiaggia sul loro fronte, ampissima e ancora priva di batterie di stabilimenti balneari. Potremmo diventare uno dei più grandi poli del turismo en plein air ad esempio o legato agli sport da spiaggia, oltre che tanto altro e per questo ci apriamo alla partecipazione con questo concorso d’idee. Questi due quartieri rappresentano anche la possibilità di garantire l’insediamento delle famiglie cervesi sulla costa, con attenzione alla qualità del costruito. Queste idee confluiranno nel Psc e Rue che entro il 2016 vogliamo adottare".

"I temi da sviluppare e gli obiettivi da raggiungere sono molteplici e riguardano sia le questioni ambientali e sociali sia le “sfide” urbanistico-edilizie - continua Coffarri -. Rigenerare la città significa definire una nuova morfologia urbana che punti anche a migliorare la qualità degli insediamenti valorizzandone le potenzialità. Gli obiettivi di qualità urbana, ambientale e sociale da perseguire sono raggruppati secondo quattro macro-temi: riuso dell'esistente, sostenibilità ambientale, l'identità locale e la coesione sociale".

"La rigenerazione urbana acquista qui un duplice significato: da una parte la progressiva diminuzione del consumo di suolo attraverso il riuso dei manufatti esistenti (Città delle Colonie) e dall’altra la densificazione dell’assetto urbano per invertire la tendenziale diffusione di agglomerati di case sparse e ricucire, così, il tessuto includendo gli spazi agricoli periurbani di frangia. I danni interni alla “città consolidata”, segnata da edifici e aree abbandonate, infatti, sono simmetrici al danno causato dallo sprawl urbano sul territorio e sul paesaggio", illustra il sindaco.

"Al fine di valorizzare le risorse naturali, gli ampi spazi vuoti dovrebbero essere “contaminati dal verde” in una sorta di ri-naturazione del territorio da ridisegnare con giardini a mare, piazze verdi e connessioni naturali - prosegue Coffari -. L’attenzione al dato ambientale passa anche da un sistema di mobilità sostenibile e, dunque, è necessario in primis migliorare la rete infrastrutturale, sia prevedendo alcune interruzioni strategiche di viale Italia (infrastruttura lungomare) sia ridefinendo le connessioni arenile-entroterra e, in secondo luogo incoraggiare l’utilizzo di sistemi di mobilità eco-sostenibili".

Per il sindaco, "l’identità del luogo, inquadrato in una riflessione generale, dovrebbe coinvolgere non solo le tradizioni locali, ma anche e soprattutto le componenti ecologiche ed ambientali del territorio, quali: l’arenile, la pineta e i campi coltivati oltre alle colonie marine (manufatti presenti sul territorio e memori del passato). Il progetto di Master Plan dovrebbe definire nuovi rapporti di coesistenza tra: gli insediamenti urbani dispersi, il patrimonio naturale rivitalizzato, le esigenze della produzione agricola e l’inquadramento dei differenti orizzonti paesaggistici".

Sull'ambito della coesione sociale, chiarisce così il sindaco: "i “vuoti urbani” a ridosso della linea ferroviaria sono da intendere come elementi strategici utili per migliorare la qualità urbana. Tali aree residuali potrebbero accogliere diverse forme di abitare, quali ad esempio l’edilizia residenziale sociale (ERS) finalizzata all’integrazione/coesione sociale e gli innovativi sistemi di co-housing che offrono la possibilità di combinare l’autonomia dell’abitazione privata con i vantaggi di servizi, risorse e spazi condivisi (agrinidi, car-sharing, orti, giardini, lavanderia, ecc.). La residenza dovrebbe  integrarsi con il verde rurale, valorizzando la vocazione agricola della località anche attraverso i circuiti di autosostentamento e autoproduzione basati sui prodotti degli orti “domestici”. Entrambe le forme di abitare porterebbero benefici dal punto di vista sia sociale sia ambientale poiché si fondano sui concetti di vivere sostenibile e d’integrazione sociale".

"L’area oggetto di studio è circoscritta entro precisi limiti: a Sud Viale Città Gemellate che traccia il confine con il comune di Cesenatico, a Est la linea di riva, a Nord via Ficocle – via Fienilone e via Emilia, e infine, a Ovest la Strada Statale Adriatica (SS16) - illustra il sindaco -. Le stagioni cadenzano i tempi di chi vive tutto l’anno lungo le coste della città lineare adriatica, segnano il tempo delle vacanze e i ritmi balneari delle rive. Occorre pertanto definire una complessiva riorganizzazione della località di Pinarella e Tagliata al fine di potenziare l’attrattività turistico-ricettiva, favorendone al tempo stesso la destagionalizzazione.  Il termine “destagionalizzare” non significa cancellare da un territorio i caratteri propri delle stagioni, ma al contrario, rappresenta la volontà di vivere un luogo in ogni periodo dell’anno talvolta anche superandone i limiti meteo-climatici imposti. Dalle acque del mare a quelle delle saline e dal verde della pineta alle tinte del paesaggio agricolo, il turista-cittadino dovrebbe trovare più occasioni di divertimento e svago".

"A tal proposito si incoraggia la definizione di un arcipelago verde con spazi idonei allo svolgimento di attività en plein air siano esse ludiche o sportive, legate alla natura o alla conoscenza del luogo - conclude -. L’arcipelago verde è un sistema che si insinua tra i vuoti urbani, è lo spazio aperto di socializzazione, è l’ambiente strutturante e comune, è l’area dedicata al turismo en plein air che descrive una diversa espressione del turismo, complementare a quello tradizionale.Il bando scadrà a giugno ed il montepremi per i primi tre è di 20.000 euro".

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