rotate-mobile
Cronaca

Rischio allagamenti: 26 milioni di euro per i nuovi impianti idrovori del Consorzio di Bonifica

La Giunta comunale di Ravenna ha già approvato la convenzione con il Consorzio di bonifica della Romagna per la realizzazione di un impianto idrovoro da 985mila euro

"Le problematiche idrauliche hanno un forte peso sulla sicurezza territoriale della pianura ravennate, come abbiamo purtroppo scoperto nel 2015 quando buona parte della nostra pianura è stata alluvionata a seguito di forti piogge che hanno evidenziato le criticità della rete di bonifica". Il Consorzio di Bonifica della Romagna, oltre agli interventi di urgenza messi in campo all’epoca e a quelli strutturali già realizzati a seguito della dichiarazione di stato di calamità della Regione, si è attivato per fronteggiare il rischio idraulico dei territori ravennati.

Un Piano degli interventi è stato trasmesso all’Anbi Er, l’Associazione regionale dei consorzi di bonifica emiliano romagnoli e alla Regione Emilia Romagna a seguito dell’alluvione del 2015, da trasmettere all’Unità di Missione Italia Sicura, al fine di reperire i fondi necessari per la sistemazione della rete scolante di varie aree del ravennate. L’ intervento più importante per contrastare piene, esondazioni e potenziali danni nell’area più depressa del territorio, l’ex Valle Standiana, è imminente: la Giunta comunale di Ravenna, il 20 dicembre, ha approvato la convenzione con il Consorzio di bonifica della Romagna per la realizzazione di un impianto idrovoro da 985mila euro necessario per mitigare la sicurezza idraulica di un'ampia porzione di territorio a sud del capoluogo, spesso colpita da esondazioni. Si parla nello specifico di aree fragili a ridosso della via Dismano fra San Zaccaria e la Cà del Liscio, che negli anni hanno mostrato difficoltà di scolo anche in assenza di piogge, sempre a causa della famigerata subsidenza, e tanto più durante gli eventi alluvionali. Il nuovo impianto, che verrà costruito sul Canale Gronde con scarico sull’Aquara Alta, alleggerirà i Bacino meccanico del Fosso Ghiaia nei suoi momenti di piena e permetterà un corretto scolo di alcuni futuri comparti a Ponte Nuovo, Classe, Madonna dell'Albero, Lido di Dante e Fosso Ghiaia.

I fondi per la costruzione dell’impianto, che sarà gestito dal Consorzio di Bonifica, arriveranno dalla Regione (275mila euro) dal Comune (105mila euro) e da fondi comunali destinati al Consorzio e rimborsati dai comparti che attiveranno la convenzione urbanistica (605mila euro). I prossimi lavori, ormai non più procrastinabile per la sicurezza idraulica del ravennate, che il Consorzio ha in messo campo sono la realizzazione di nuovi impianti di sollevamento delle acque e il potenziamento di alcuni idrovori già esistenti. Attualmente ci sono i progetti definitivi ma mancano i finanziamenti. Nello specifico sono previsti il potenziamento degli impianti idrovori della Lama di S. Marco, della Lama di Filetto e dell’impianto Fagiolo nelle Bassette. Nuovi impianti idrovori sono previsti alla confluenza dell’Acquara Alta con il Bevano, nel quinto Bacino per la difesa idraulica degli abitati di Ponte Nuovo, Madonna dell’Albero, Classe e Fosso Ghiaia e infine un nuovo impianto in sostituzione di uno non più adeguato sullo scolo Gronde sempre a difesa degli abitati di Ponte Nuovo, Madonna dell’Albero, Classe e Fosso Ghiaia. L’importo lavori previsto supera i 26 milioni di euro. La sistemazione dell’intero assetto di bonifica ravennate prevede anche l’ottimizzazione e
l’unificazione delle reti idrauliche dei comprensori degli attuali impianti idrovori San Vitale (Marina di Ravenna) e Rasponi (Punta Marina) con adduzione all’impianto idrovoro di nuova realizzazione. Sono previsti interventi anche nel Bacino a scolo meccanico del fosso Ghiaia e nello specifico si procederà ad adeguare a rete idrauliche delle acque medie e delle acque basse nell’area Standiana. Sono inoltre previste manutenzioni straordinarie su chiaviche e portoni vinciani presenti nella rete. I fondi necessari per queste sistemazioni sono stati calcolati pari a 24.500.000 euro. "La progettazione che il consorzio ha messo in campo è dunque imponente e proseguirà sicuramente perché i cambiamenti climatici - conclude il Consorzio - nei prossimi anni non ci darà tregua".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rischio allagamenti: 26 milioni di euro per i nuovi impianti idrovori del Consorzio di Bonifica

RavennaToday è in caricamento