Tra strozzapreti e cappelletti: tanti ristoranti ravennati nella Guida Michelin 2020
Sono poi cinque i luoghi di ristoro del ravennate scelti dalla guida nella categoria 'Bib Gourmand' dove, con meno di 35 euro, si possono soddisfare sia il portafoglio che il palato
Anche quest'anno Ravenna è l'unica Provincia dell'Emilia-Romagna a non avere ristoranti stellati nella guida Michelin 2020. In Regione, infatti, sono ben 19 i ristoranti insigniti di una stella, due quelli che ne hanno ottenute due (il 'San Domenico' di Imola e il 'Magnolia' di Cesenatico) e solo uno, la confermatissima 'Osteria Francescana' dello chef Bottura di Modena, con tre stelle.
Sono però dieci i ristoranti del ravennate che sono comunque riusciti a meritarsi un posto nell'edizione 2020 della guida per viaggiatori, insigniti del 'piatto' che li certifica come ristoranti in cui vale la pena fare una sosta per la buona cucina. I ristoranti di Ravenna città premiati sono 'L'acciuga' di viale Baracca, l''Osteria del tempo perso' di via Gamba e l''Antica Trattoria al Gallo 1909' di via Maggiore. A questi si aggiunge l''Osteria al Boschetto' di via Faentina, a San Michele, 'La Capannina' di Casal Borsetti, 'CaMì' in via Argine Sinistro a Savio, la 'Trattoria Flora' di via Ragone a Ravenna, la 'Cucoma' di via Molinaccio a San Pancrazio e 'La Voglia matta' di via Vittorio Veneto a Fusignano.
A Faenza ci sono poi 'Cà Murani', in vicolo Sant'Antonio, 'La Baita' in via Naviglio e 'FM' in corso Garibaldi (quest'ultimo, tuttavia, ha chiuso i battenti a fine maggio). A Cervia altri tre premiati: la 'Locanda dei Salinari' di via XX settembre, 'Sale Grosso' in viale 2 giugno e l''Osteria Bartolini' di via Leoncavallo, a Milano Marittima. Sono poi cinque i luoghi di ristoro del ravennate scelti dalla guida nella categoria 'Bib Gourmand' dove, con meno di 35 euro, si possono soddisfare sia il portafoglio che il palato.