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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Rivive la voce di un ravennate registrata nel 1914 in uno studio sul dialetto romagnolo

L'associazione "Alteo Dolcini" presenta due audio originali delle registrazione effettuate nel luglio 1914 in Romagna dallo studioso austriaco Friedrich Schürr a quarant’anni dalla sua scomparsa

Rivive la voce di alcuni romagnoli in una registrazione datata 106 anni fa. L’associazione "Alteo Dolcini" presenta due audio originali delle registrazione effettuate nel luglio 1914 in Romagna dallo studioso austriaco Friedrich Schürr a quarant’anni dalla sua scomparsa. Un emozionante tuffo nel passato per ascoltare le voci dei romagnoli che oltre un secolo fa furono scelti per leggere un questionario di frasi - oltre a poesie, sonetti e brani di opere teatrali dialettali - preparate da Schürr grazie al sostegno dello studioso Aldo Spallicci.

L’interesse di Schürr per la lingua romagnola ebbe origine nel 1911 quando, studente di filologia romanza presso l’Università di Vienna, approfondì lo studio del “Pvlon matt”, il primo poema scritto in romagnolo alla fine del XVI secolo. Le registrazioni gli consentirono di conoscere le diverse pronunce che da Imola a Rimini contraddistinguono la lingua parlata romagnola.

Sul canale Youtube dell’Associazione Alteo Dolcini, digitando “La parola ai romagnoli! Sonetti, poesie, brani teatrali”, sarà possibile ascoltare la voce di alcuni dei lettori che Aldo Spallicci segnalò a Schürr. Tra questi il ravennate Paolo Poletti, 35 anni, avvocato: la registrazione avvenne il 7 luglio 1914. Poletti era nipote dello scrittore Olindo Guerrini. I due video, realizzati grazie alla collaborazione del Phonogrammarchiv di Vienna, presentano una selezione di queste registrazioni corredate dai testi delle letture e da immagini provenienti dal Fondo Alteo Dolcini. Friedrich Schürr nel luglio del 1914, prima di dover abbandonare l’Italia a seguito dell’inizio della prima guerra mondiale, utilizzò un fonografo messogli a disposizione dall’Accademia Austriaca delle Scienze. Furono utilizzati dischi di cera, buona parte dei quali sono conservati oggi presso il Phonogrammarchiv di Vienna, il primo archivio sonoro al mondo, fondato nel 1899.

Nel 2014 le registrazioni di Schürr sono state pubblicate, assieme a documenti e saggi critici, nel doppio cd “Friedrich Schürr`s Recordings from Romagna (1914)” grazie al lavoro svolto dalla ricercatrice Cristina Ghirardini e da Gerda Lechleitner e Christian Liebl del Phonogrammarchiv di Vienna.

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