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Romagna Express 2019, ultima fermata. La cultura ha fatto il pieno

Ha "sfrecciato" sulle rotaie della cultura attraversando il territorio della Romagna: in tanti, inaspettati, i "viaggiatori" che hanno visitato il "Romagna Express 2019" che venerdì scorso ha concluso il suo tour

Ha "sfrecciato" sulle rotaie della cultura attraversando il territorio della Romagna: in tanti, inaspettati, i  "viaggiatori" che hanno visitato il “Romagna Express 2019”, il treno speciale dedicato alla candidatura a “Capitale europea della Cultura” che venerdì scorso ha concluso il suo tour.

Il ritorno a Ravenna del “Romagna Express 2019” (RAFOTOCRONACA)

E' terminato, infatti, venerdì sera in stazione a Ravenna con un'affollato happening dedicato a John Cage, il viaggio del treno della cultura che per cinque giorni ha attraversato e unito il territorio, sostando a Faenza, Forlì, Cesena e Rimini, prima di tornare nella città da dove era partito lunedì. Un progetto che è stato anche l'occasione per riaprire spazi inutilizzati da tempo, e aprirne altri mai destinati alla cultura.

"La prova tecnica è perfettamente riuscita - commenta Alberto Cassani, coordinatore di Ravenna 2019 - in ogni tappa il ricco programma di manifestazioni ha registrato una grande partecipazione di pubblico, al di là di ogni attesa, e apprezzamento per le varie iniziative. Il treno ha mostrato in modo emblematico che il territorio e le città sono uniti nella sfida per il 2019, quindi la candidatura adesso è ancora più forte: è il caso di dire che il percorso è sul binario giusto."

Unanime la soddisfazione degli amministratori delle cinque città per il successo dell'iniziativa: "Romagna Express 2019 – ha dichiarato il Sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci – è stata un'esperienza bellissima che ha coinvolto tantissimi giovani e ha reso ancora più tangibile il sostegno della Romagna alla candidatura di Ravenna a capitale europea della cultura. Questo è un progetto che guarda al futuro e sono appunto i giovani il nostro futuro. Ravenna 2019 è dedicata a loro."

Anche Elena Baredi, assessore alla cultura del Comune di Cesena, pone l'accento sulle nuove generazioni: "Questo treno della cultura, carico di ragazzi e ragazze della Romagna, che ha transitato in questi giorni correndo sui binari delle nostre stazioni, ha in realtà seminato nuova traccia, ha definito nuovi corridoi e percorsi. E’ stato abbraccio non spezzato, fresco e vivace di una terra fertilizzata dalla cultura come necessità per l’oggi, per le generazioni tutte dell’oggi. Per questa sua gravidanza di passione di cultura Ravenna e la Romagna non possono non candidarsi a essere Capitale europea della cultura per il 2019."

Per Massimo Isola, Vice-sindaco di Faenza e assessore alla cultura, è stata "una straordinaria esperienza che ci ha permesso di avvicinare le comunità al progetto di candidatura Ravennate, appassionando soprattutto le nuove generazioni, gli studenti, che sono stati i veri protagonisti del progetto costruito insieme alle città della Romagna. Abbiamo sperimentato un metodo che vogliamo coltivare e declinare nei prossimi progetti che coinvolgono le nostre comunità. Siamo sulla strada giusta. La risposta dei cittadini e l’organicità della proposta culturale ci confermano che il cammino della candidatura può trasformare e migliorare il nostro lavoro quotidiano e di prospettiva."

Il suo collega di Forlì, Patrick Leech, sottolinea che "si tratta della prima iniziativa condivisa a tutti i livelli dal Comitato Artistico Organizzativo della candidatura di Ravenna 2019. E' il frutto di una collaborazione a più livelli - istituzionali, organizzativi e artistici - fra le città della Romagna all'interno del progetto di candidatura. E' una candidatura forte soprattutto per quest'aspetto condiviso con il territorio, ma aldilà del successo o meno nel processo di selezione, sta già dando importanti risultati in termini di collaborazione fra le città del territorio, di cui il “Romagna Express” è l'esempio concreto. Il processo di accorpamento politico di cui si parla oggi trova così un terreno, quello della cultura, già pronto, e un humus culturale che ha già avviato una condivisione progettuale."

Sulla stessa lunghezza d'onda Massimo Pulini, assessore alla cultura del Comune di Rimini: "Con questa iniziativa, oltre che una rete tra le città romagnole, si è creato quasi un tappeto di iniziative culturali che dimostrano un ordito e una trama già ben organizzati. Si parla di rete ma qui c'è qualcosa di più dettagliato e approfondito, che viene dai fili culturali che già sono presenti sul territorio."

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