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Cronaca

Pronta la Romagna Visit Card 2017: i tesori di Ravenna al centro di un circuito più ricco

Il pacchetto, che diventa una vera e propria destination card, è in grado di unire e valorizzare l’intero territorio romagnolo, in linea con le strategie di promozione della Regione.

I MUSEI VISITABILI - Quest’anno infatti la Visit Card si rinnova, portando ancora più vantaggi ai titolari: salgono, innanzitutto, a 54 i luoghi a cui è possibile accedere gratuitamente. Tra questi, si segnalano il Mar Museo d’Arte della Città, culla dei mosaici e teatro di mostre di rilievo nazionale che da quest’anno permette la visita gratuita delle proprie collezioni permanenti ai possessori della Card, ed il Museo delle Marionette, anch’esso entrato a far parte del circuito dei beni gratuiti. E ancora, Casa Museo Remo Brindisi (Lido di Spina), Museo Delta Antico e Manifattura dei Marinati (Comacchio) sono le attrazioni del ferrarese che sono entrate a far parte dell’offerta turistica integrata.

Insieme a questi, sono confermati molti luoghi unici al mondo, alcuni dei quali patrimonio dell’Unesco, come i ravennati Basilica di Sant’Apollinare in Classe, Mausoleo di Teodorico e Domus dei Tappeti di Pietra, ma anche la Fortezza di San Leo (Rimini), la mostra “Art Déco. Gli anni ruggenti in Italia” ai Musei San Domenico (Forlì), il Planetario del Parco delle Foreste Casentinesi (Stia) e l’Ecomuseo di Ridracoli (Bagno di Romagna), la Biblioteca Malatestiana (Cesena) ed il Museo della Marineria (Cesenatico).Nel circuito degli oltre 60 beni per cui sono previste agevolazioni, figurano oggi anche l’Abbazia di Pomposa, il Museo Archeologico e quello Casa Romei di Ferrara, oltre alle escursioni in barca nelle Valli di Comacchio. Completano la vasta gamma di attrazioni da visitare (c’è tempo fino al 6 gennaio 2018) l’Antico Porto di Classe (Ravenna), la Casa delle Farfalle (Milano Marittima), insieme ad eventi culturali (Ravenna Festival e spettacoli in cartellone nei principali teatri romagnoli come “Alighieri” di Ravenna e “Diego Fabbri” di Forlì), parchi di divertimento (da Aquafan all’Indiana Park, da CerviAvventura all’Acquario di Cattolica) e stabilimenti termali (Cervia e Riolo Terme, ma anche Bagno di Romagna, Castrocaro, Fratta Terme, Riccione e Rimini).

ESCURSIONI - Ancora più ricca si presenta nel 2017 la proposta di escursioni nell’entroterra, con l’inserimento dei percorsi degli antichi pellegrini: in particolare, si potranno scoprire il Cammino di San Vicinio (sulle colline cesenati con arrivo e partenza da Sarsina), quello di Sant’Antonio (dal Santuario della Verna a Padova, passando, tra gli altri, per Rocca San Casciano, Modigliana e il ferrarese) e la Via Romea Germanica (uno dei tratti più suggestivi è proprio quello tra Santa Sofia e Ferrara), nei quali sono previste agevolazioni ed omaggi.

ACCESSI CON LA CARD - Al sesto anno di vita, la Card romagnola (nata già nel 2010 come Card turistica della Provincia di Ravenna) è diventata anche uno strumento utile per comprendere l’attrattività turistica del nostro territorio, come dimostrano i dati relativi agli interessi ed alle abitudini degli utilizzatori. Se lo scorso anno sono stati oltre 11.000 gli accessi registrati con la Card nei monumenti delle tre province, il 74% ha interessato proprio la Provincia di Ravenna, con la Domus dei Tappeti di Pietra, la Basilica di S. Apollinare in Classe ed il Mausoleo di Teodorico che si sono rivelati i siti più visitati in tutta l’area romagnola, dietro solo alla Mostra di Piero della Francesca (Musei San Domenico di Forlì), che ha fatto “la parte del leone” nel 2016.

TRASPORTO - La Card, inoltre, suggerisce pratici servizi di trasporto per muoversi velocemente e con facilità tra le località promosse, come Romagna Smart Pass di Start Romagna (nelle formule da 3 o 7 giorni); Shuttle C.RA.B., navetta che collega l’Aeroporto di Bologna con la Romagna e Wild Bus, il Bus della Foresta della Lama, che attraversa il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Per i possessori della Card, inoltre, è previsto un omaggio per approfondire ulteriormente la conoscenza del territorio: il cofanetto “Da rifugio a rifugio”, che contiene una serie di proposte di itinerari escursionistici all’interno del Parco delle Foreste Casentinesi, insieme a carte dei sentieri ed indicazioni sulle strutture ricettive presenti.

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