Rossella cerca tranquillità, slitta la cerimonia di cittadinanza onoraria
Slitta la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a Rossella Urru programmata il 15 settembre in occasione della giornata del volontariato
Slitta la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a Rossella Urru programmata il 15 settembre in occasione della giornata del volontariato. Lo ha annunciato il sindaco Fabrizio Matteucci, il quale ha spiegato che è stata la giovane cooperante a chiedere di posticipare la data della cerimonia. “Accolgo senza riserve la sua decisione, con rispetto e partecipazione alle sue motivazioni. Sono sotto gli occhi di tutti gli eventi drammatici di questi giorni”, dice Matteucci.
“Rossella è già nostra concittadina onoraria. Spostiamo la data del conferimento per sospingere più in là le ferite brucianti di questa vicenda drammatica continuando a portare avanti l’ impegno per la cooperazione internazionale”, conclude il primo cittadino.
“Non può che farmi onore un riconoscimento di questo tipo, riconoscimento che accetto anche in nome e per conto di tante altre persone che hanno condiviso e condividono con me la scelta della cooperazione e la sfortuna del sequestro – ha scritto Rossella in una mail al sindaco Matteucci -. Spero tuttavia comprenda la mia necessità di non abbandonare per il momento la Sardegna per impegni ufficiali, finché il mio animo non sarà di nuovo tranquillo”.
“Solo pochi giorni fa è stata data la notizia che sarebbe stato giustiziato un ragazzo, Tahar, più o meno della mia età, viceconsole algerino sequestrato a Gao da chi ha sequestrato anche me – continua la lettera della giovane cooperante -. Altri sequestrati aspettano in Mali da due anni di essere liberati, così come aspetta Giovanni Lo Porto, così come aspettano altri in Kenya, Nigeria e altrove”.
“In questo momento così delicato di ritorno alla vita, ho bisogno di ritrovarmi nelle dimensioni che mi sono più mie, ho bisogno di ritrovarmi come persona al di là delle immagini di me, affinché ‘il sequestro non mi sequestri’, parafrasando un caro amico – continua Rossella -. Per questi motivi, mi sento di chiederLe, sicura della comprensione della vostra città, se fosse possibile rimandare a giorni migliori e nel quadro di una cerimonia molto intima il ricevimento di quest’onorificenza. Colgo l’occasione per ringraziare ancora ed infinitamente la città e la cittadinanza di Ravenna per il sostegno che ha dato a me e alla mia famiglia durante il mio sequestro”.