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Cronaca

"Incolonnati per mezz'ora alla rotonda, non era meglio lasciare il semaforo?"

L'assessore ai lavori pubblici Fagnani risponde alla segnalazione di una lettrice esasperata dall'attesa che spesso si verifica all'altezza della rotonda che ha sostituito il cosiddetto "incrocio killer"

"Martedì mattina, arrivata nei pressi dell'incrocio via Ravegnana - Classicana alle porte di Ravenna, dove l'anno scorso hanno realizzato la nuova rotonda, ho dovuto attendere circa 30 minuti per attraversare l'incrocio a causa di una coda di autoveicoli di più o meno un chilometro in direzione Ravenna in attesa di entrare nella rotonda". E' la segnalazione di una lettrice esasperata dall'assurda attesa che spesso si verifica all'altezza della rotonda che ha sostituito il cosiddetto "incrocio killer". "Ma chi ha concepito quella rotonda si è reso conto che l'asse di maggior traffico è sulla Classicana e che nelle rotonde, di fatto, dovendo dare la precedenza ai veicoli che vengono da sinistra, gli utenti che vengono da Forlì verso Ravenna hanno poche possibilità di immissione e spesso si è costretti a fare delle rischiose partenze "a razzo" per entrare nella rotonda? Quanti soldi hanno speso per quella "alzata di genio"? Non era meglio lasciare il semaforo?".

La repica dell'assessore

"La strada è di proprietà Anas, di conseguenza il progetto, l'appalto e la manutenzione sono di competenza del padrone di casa - spiega l'assessore ai lavori pubblici Roberto Fagnani - Visto che la statale 16 si trova nel nostro territorio, l'amministrazione si deve comunque fare carico di risolvere le problematiche. Credo che il nostro impegno nel cercare di portare avanti progetti anche quando le infrastrutture non sono di proprietà del comune sia evidente: i 20 milioni del Cipe per la riqualificazione della Classicana, gli interventi nella Romea Dir, la riqualificazione dell'ultimo tratto della E45 e tutti gli interventi previsti dal protocollo firmato con le Ferrovie dello Stato per la viabilità portuale ne sono la dimostrazione. Anche in merito alla rotonda, l'impegno per la conclusione dei lavori è continuo. Anas ha avuto problemi con la ditta esecutrice, sia noi che la Prefettura abbiamo incontrato e sollecitato più volte affinché il 20% dei lavori rimasti siano terminati. Mi sembra però che qui si metta in dubbio l'opera stessa e non tanto la situazione lavorativa: a questo punto posso dire che prima della realizzazione della rotonda, l'incrocio veniva definito "incrocio della morte"  a causa dei tantissimi incidenti mortali che avvenivano. Da anni l'amministrazione, assieme alla prefettura, chiedeva ad Anas una soluzione, che è stata data realizzando appunto la rotonda. Da questo punto di vista l'opera sta svolgendo il suo compito. Da quando è stata realizzata non vi sono stati più incidenti di rilievo, e già questo dovrebbe servire a eliminare le polemiche (come aveva già spiegato l'assessore in una recente intervista di RavennaToday). Per quel che riguarda le code, che c'erano anche prima con il semaforo, l'impegno sarà quello di cercare di ridurre il meno possibile i disagi, intervenendo dal punto di vista della viabilità, se possibile, nella strade di nostra proprietà che si innestano nella statale 16, o cercando di sollecitare Anas ad apportare migliorie".

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