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Cronaca

Nel bel mezzo del fortunale, catamarano affonda: salvate tre persone

Il catamarano, proveniente da Venezia e diretto in Sicilia, a seguito di un peggioramento delle condizioni meteo-marine ed un improvviso ed intenso fortunale, ha riportato gravi danni strutturali

Intervento di salvataggio nel cuore della nottata tra mercoledì e giovedì della Capitaneria di Porto. I militari sono entrati in azione intorno alle 2,30, quando la sala operativa ha intercettato una chiamata di soccorso 'Mayday' di tre diportisti italiani a bordo del catamarano belga “Shaka”, che stava per affondare a circa 20 miglia dalla costa, a largo di Porto Garibaldi. Il catamarano, proveniente da Venezia e diretto in Sicilia, a seguito di un peggioramento delle condizioni meteo-marine ed un improvviso ed intenso fortunale, ha riportato gravi danni strutturali con parziale disalberamento, difficolta’ di manovra, motore in avaria, impianto elettrico in black-out, prua danneggiata con infiltrazioni d’acqua e galleggiabilita’ compromessa.

In soccorso hanno operato la motovedetta Cp 847 di Ravenna e della motovedetta Cp 2085 di Porto Garibaldi. Inoltre è stato preallertato il comando dell’Aeronautica di Poggio Renatico per un’eventuale successivo impiego del mezzo aereo e disposto il dirottamento del peschereccio “Giuliana” impegnato in attivita’ di pesca in zona. Poco dopo la motovedetta Cp 847, appena giunta in zona ricerche, nonostante le difficoltose comunicazioni radio con l’unita’ alla deriva e le precarie condizioni di visibilita’, ha stabilitp un contatto visivo con il catamarano, riuscendo poco dopo nell’affiancamento allo stesso.

I militari hanno provveduto al salvataggio delle tre persone in lieve stato di ipotermia ma in buone condizioni di salute e non bisognose di assistenza medica. Ad ogni modo, appena giunti agli ormeggi nel porto di Ravenna, l’equipaggio della Guardia Costiera ha fornito le prime assistenze ed ogni conforto alle persone non piu’ in pericolo di vita. Si è trattato di un soccorso portato a termine con successo in brevissimo tempo, grazie alla tempestivita’ del personale della sala operativa e degli equipaggi delle motovedette, che - anche grazie a volenteroso interessamento del peschereccio “giuliana”, subito messosi a disosizione dell’autorita’ marittima - ha permesso di salvare tre vite umane.

Da segnalare anche l’encomiabile spirito dei diportisti in pericolo che, nonostante la tragica situazione con il mezzo che imbarcava acqua, al buio e con ogni strumento a bordo in completa avaria, con grande coraggio e serenità hanno saputo farsi guidare dal personale della sala operativa via radio, indossando subito le cinture di salvataggio e fornendo fin da subito chiare informazioni con le precise coordinate geografiche della loro posizione, facilitando pertanto le operazioni di soccorso da parte della motovedetta Cp 847 intervenuta.

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