Il vescovo: "La basilica di Sant'Apollinare non può essere gestita solo come un museo"
La basilica di Sant'Apollinare, che il vescovo definisce "la cattedrale dell''Emilia-Romagna", oggi e' di proprieta' del Demanio ed e' gestita dalla Soprintendenza
La basilica di Sant'Apollinare in Classe non puo' essere gestita solo come un museo. "Non e' quello che vorremmo", critica l'arcivescovo di Ravenna, Lorenzo Ghizzoni, che arriva a chiedersi se non sia il caso di studiare "un percorso per riportare la chiesa in mano ai suoi proprietari". Ghizzoni, che e' anche delegato regionale della consulta per i beni culturali ecclesiastici Emilia-Romagna, solleva il caso questo pomeriggio, in apertura del convegno internazionale organizzato a Bologna da Universita' e Arcidiocesi sul futuro degli edifici di culto.
La basilica di Sant'Apollinare, che il vescovo definisce "la cattedrale dell''Emilia-Romagna", oggi e' di proprieta' del Demanio ed e' gestita dalla Soprintendenza. Al suo interno, pero', oltre alle reliquie del santo e a beni culturali di grande valore "c'e' anche una parrocchia - sottolinea Ghizzoni - ma i vincoli sono problematici". Per questo, l''arcivescovo di Ravenna, si chiede se "per le grandi chiese, cosi' importanti, esiste un percorso per riportarle in mano ai proprietari che le vogliono gestire". Perche' oggi la Soprintendenza "gestisce Sant''Apollinare come un museo, con una messa ogni tanto. Ma non e' quello che noi vorremmo", afferma Ghizzoni. (fonte Dire)