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Sabato, 23 Settembre 2023
Cronaca Faenza

Il mostro è tornato: a 5 anni Sara ricomincia la battaglia contro il tumore. L'appello dei genitori: "Chi può ci aiuti"

La bimba, divenuta a soli 5 anni vero e proprio simbolo di lotta contro il cancro, a dicembre scorso sembrava aver vinto la battaglia contro il raro tumore che le era stato diagnosticato nel 2021. Ma ora dovrà tornare a sottoporsi a terapie e a fare dentro e fuori dagli ospedali

Il mostro è tornato. La piccola faentina Sara Cantagalli, divenuta a soli 5 anni vero e proprio simbolo di lotta contro il cancro - a dicembre scorso sembrava aver vinto la battaglia contro il raro tumore che le era stato diagnosticato nel 2021, un neuroblastoma al quarto stadio. Vi avevamo raccontato con gioia del suo ritorno a casa, dove aveva potuto trascorrere le feste di Natale insieme a mamma Maria e babbo Mattia. Ed era stata scelta come testimonial per una campagna di sensibilizzazione da Ageop, l'Associazione Genitori Ematologia-Oncologia Pediatrica. Ma la possibilità di recidiva era alta, del 50%. E ora Sara dovrà tornare a sottoporsi a terapie e a fare dentro e fuori dagli ospedali.

"Da dicembre a oggi abbiamo continuato a fare i controlli di routine, e Sara risultava sempre pulita, gli esami erano sempre ottimi - racconta il babbo Mattia - La settimana scorsa, però, da una tac di controllo le è stato trovato qualcosa in testa. I medici pensano possa essere una recidiva del neuroblastoma, martedì farà la craniotomia e preleveranno un pezzo del tumore per studiarlo e capire se sia effettivamente il neuroblastoma o un altro tipo di tumore. Ci è crollato il mondo addosso all'improvviso, stava andando così bene... Da fuori è perfetta, corre, mangia, non è mai stanca. Non ce lo aspettavamo proprio".

In base ai risultati degli esami, si deciderà a quale terapia dovrà sottoporsi di nuovo Sara. "Sarà ricoverata per tutta la settimana all'ospedale Sant'Orsola di Bologna, visto che venerdì dovrà fare anche una scintigrafia - continua il padre - Sicuramente dovrà ricominciare la radioterapia, se non dovesse bastare potrebbero prescriverle la chemioterapia o una nuova immunoterapia. Ma in tal caso dovremmo trasferirci a Roma, perché è una tecnica disponibile solo all'ospedale pediatrico Bambino Gesù".

Se così fosse, per l'intera famiglia vorrebbe dire trasferirsi nella capitale, con nuovi problemi economici e a livello di lavoro - nel 2021 Mattia aveva dovuto rinunciare al lavoro per potersi occupare di Sara e la famiglia aveva perso la casa in cui abitavano. In quel caso da Ravenna era partita una grossa mobilitazione, che aveva coinvolto anche associazioni e istituzioni, per raccogliere fondi che hanno poi aiutato mamma e papà a sostenere le spese economiche che questo incubo comporta. Ai tre era stata anche trovata una casa in affitto a Faenza, grazie allo sforzo di Acer e di alcuni politici locali.

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"Al momento io e Maria siamo ancora senza lavoro - spiega Mattia - Per un po' abbiamo fatto le consegne a domicilio, ma dovendoci occupare di Sara facciamo fatica ad avere un lavoro stabile. A settembre dovrei iniziare un nuovo impiego, ma se sarà necessario trasferirsi a Roma non potrò farlo. Mia suocera ci aiuta un po', ma ora ha perso la casa per via dell'alluvione. Grazie a tutti coloro che hanno donato e all'associazione 'Cuore e territorio' eravamo riusciti a raccogliere 130mila euro, ma ormai siamo agli sgoccioli, li abbiamo usati quasi tutti per le spese mediche, i continui viaggi per Bologna, gli affitti, le bollette...".

Così Mattia, con il cuore in mano e la testa bassa, ha deciso di chiedere di nuovo aiuto a tutti coloro che vorranno dare una mano alla sua famiglia. "Se qualcuno può darci un piccolo aiuto, ve ne saremo grati". Chiunque volesse aiutare Sara può visitare la pagina Facebook 'La piccola Sara' e fare una donazione all'Iban intestato a Mattia Cantagalli: IT83A0357601601010000741500.

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