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Cronaca

Lo sbarco dei migranti a Ravenna: "Oggi pronti per l'accoglienza, ma vogliamo risposte dal Governo"

Via alle operazioni di sbarco e accoglienza dei migranti della Ocean Viking. Centinaia tra forze dell'ordine, medici e operatori socio-culturali impegnati al terminal crociere di Porto Corsini

Poco prima delle 12.30 di sabato la nave Ocean Viking, con a bordo 113 migranti fra adulti e bambini, ha attraccato alla banchina del Terminal Crociere di Porto Corsini. Pronte sul posto le forze dispiegate per la complicata operazioni di soccorso e accoglienza dei migranti salvati nel mezzo del Mediterraneo nella notte fra il 26 e il 27 dicembre. Lo sbarco di sabato, ultimo giorno dell'anno a Ravenna, rappresenta senza dubbio un evento epocale per la città, impegnata per la prima volta in un'operazione di primissima accoglienza dei migranti. Fra loro anche tanti bambini, fra cui un neonato di soli 17 giorni. L'attività di sbarco e assistenza è proseguita nel pomeriggio. Dalle prime informazioni pare che alcuni migranti sarebbero stati trasferiti all'ospedale di Ravenna per ulteriori accertamenti medici.

Un'operazione cominciata già nei giorni precedenti con l'allestimento dell'area di accoglienza all'interno della struttura del terminal crociere. "Quello che siamo riusciti a fare in questi 4 giorni credo sia un miracolo di impegno, di volontà, di collaborazione", sottolinea il prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, presente sul posto. Sulla banchina del Terminal crociere sono infatti presenti circa un centinaio di forze dell'ordine, altrettanti volontari, più medaitori e assistenti sociali del Comune che si alterneranno nei vari turni. Una 'macchina operativa' che complessivamente può contare circa 300 persone.

I migranti della Ocean Viking sbarcano a Ravenna (foto Massimo Argnani)

Pronto fin dalla prima accoglienza sulla banchina di Porto Corsini anche il sistema sanitario locale. "Sanità pubblica regionale, ospedali, la Croce Rossa, la Prefettura, il Comune, tutte le istituzioni si sono messe insieme perché l'accoglienza è nel nostro Dna - spiega Mattia Altini, direttore dell'Assistenza ospedaliera della Regione Emilia Romagna - Questa è stata una cosa rapida e impegnativa, ma inorgoglisce la nostra storia essere in grado di dare una mano a chi è in difficoltà". A bordo della nave Ocean Viking, che dopo lo sbarco al terminal crociere si sposterà al Porto San Vitale prima di ripartire, presumibilmente già nella giornata di Capodanno, è presente anche un medico. Un elemento importante che consente di conoscere già età e problemi dei migranti: "L'ospedale di Ravenna è già pronto con posti letto dedicati e con le attività per prenderli in carico" precisa Altini.

"Per noi la solidarietà e l'accoglienza sono valori non negoziabili - afferma Igor Taruffi, assessore regionale al Welfare, anche lui presente sabato a Porto Corsini - Faremo la nostra parte oggi e in futuro, su questo non c'è dubbio, rimane però che la scelta del Governo di mandare una nave dal Mediterraneo fino al porto di Ravenna risponde a una logica poco comprensibile. Sicuramente di poco buon senso, se non riferita alla volontà di far trascorrere più giorni possibili a quella nave in mare lontano dal Mediterraneo. Ed è una scelta molto discutibile". "L'accoglienza per noi rimane un valore irrinunciabile - continua Taruffi - ma credo che il Governo debba modificare questa strategia perchè non risponde nè al buon senso, nè alle cose di cui abbiamo bisogno. Mostra però tutta la distanza che c'è tra le parole che ha speso chi oggi governa in campagna elettorale, parlando di blocchi navali e cose del tutto irrealizzabili, e quando la realtà ti presenta il conto".

"Una sfida nuova, ma anche ambiziosa - aggiunge l'assessore ravennate Gianandrea Baroncini - Credo che Ravenna darà un contributo in termini di umanità e di capacità di accoglienza degna del suo nome e della propria identità". Grande anche l'impegno del Comune nelle operazioni di accoglienza, con circa 60 operatori fra mediatori interpreti e assistenza sociale che sono presenti al terminal per gestire "non solo per la presa in carico dei minori non accompagnati, ma anche a supporto di tutte le funzioni sanitarie, di polizia e di anagrafe neccessarie in questi casi".

Priorità dunque alle operazioni di sbarco e all'assitenza ai migranti, ma si apre anche una riflessione sulla novità di uno sbarco di migranti del Mediterraneo al centro nord. "Ci siamo concentrati in questi quattro giorni per accogliere al meglio i migranti, però da gennaio ci aspettiamo delle risposte da parte del Governo - dichiara il sindaco Michele De Pascale - In questo caso ci sono stati due ordini da parte dello Stato italiano: uno di andare a La Spezia e un altro ordine, cinque ore dopo, di venire a Ravenna. Il motivo di questo cambio va chiarito. Perché non ci è stato detto prima che i porti come Ravenna potevano essere oggetto di accoglienza? Ci saremmo preparati".

Non solo, per il primo cittadino ravenante è importantte anche sapere "quali sono i criteri? Cosa intende fare il Governo nel 2023 con i porti del centro-nord? Ravenna è pronta a fare la sua parte - precisa il sindaco - Anche mandare le navi a 4-5 giorni di navigazione più lontane di dove potrebbero andare è una responsabilità importante che il Governo si sta prendendo".

Presente sul posto anche un presidio del gruppo emiliano romagnolo di Mediterranea Saving Humans, giunto per dare il benvenuto in Italia ai migranti. "Le autorità rendono sempre molto difficile l'accoglienza, lo sbarco, rendono il viaggio per queste persone sempre molto più difficile di quanto dovrebbe essere - dichiara Vanessa Guidi di Mediterranea Saving Humans - E' stato allungato il viaggio di tre giorni, che non è poco per quello che hanno già affrontato in Libia e nel Mediterraneo".

Nessun positivo al Coronavirus, controlli medici per 4 persone

Nel tardo pomeriggio del 31 dicembre l'ultimo aggiornamento giunto dalla Prefettura di Ravenna riferisce che dal tampone Covid non è emerso nessun caos positivo, mentre dagli accertamenti sanitari speditivi si è reso necessario il ricovero della mamma con il neonato di 16 giorni, ma solo per la tenera età del bimbo che peraltro è
in ottime condizioni di salute, mentre al momento hanno bisogno di ulteriori controlli medici 3 donne ed 1 uomo presumibilmente per le violenze subite.

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