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Cronaca

"Made in Italy" tarocco: dopo gli elettrodomestici è il turno delle scarpe

E' stato individuato nel porto l'ennesimo container proveniente dalla Cina con un carico di calzature dirette ad un'azienda italiana

Continua senza sosta l’impegno congiunto dell’Agenzia delle Dogane e della Guardia di Finanza di Ravenna in area portuale. Nei giorni scorsi, un ulteriore intervento congiunto dei funzionari delle Dogane e delle Fiamme Gialle a tutela del “Made in Italy”, ha permesso di sequestrare un carico proveniente dalla Cina di 2.670 paia di scarpe recanti false indicazioni di provenienza. La stretta collaborazione operativa consolidatasi tra i due enti ha infatti consentito di individuare nel porto l’ennesimo container proveniente dalla Cina con un carico di calzature dirette ad un’azienda italiana sulle quali erano apposti, in forte risalto, svariati segni, figure ed elementi idonei ad indurre i consumatori a ritenere che le scarpe fossero di origine italiana. 

Infatti, l’evidente presenza di ripetuti richiami alla “italianità” del prodotto e l’utilizzo di vistose scatole e cartellini riproducenti il tricolore nazionale, oscuravano fisicamente e simbolicamente la piccola etichetta interna relativa alla produzione orientale delle calzature, rendendola di fatto poco visibile ed individuabile, così da poter indurre i possibili acquirenti finali a considerare tali calzature come di origine italiana. L’intera partita di calzature giunte al porto dalla Cina per essere commercializzate in Italia è stata sottoposta a sequestro penale dalle Dogane e dalle Fiamme Gialle ed il legale rappresentante dell’azienda importatrice è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Ravenna per il reato di vendita di prodotti con segni mendaci, in violazione delle norme sulla tutela del “Made in Italy”.

Quest’ulteriore operazione di servizio, frutto del proficua collaborazione realizzata tra l’Agenzia delle Dogane e la Guardia di Finanza di Ravenna per garantire un’efficace contrasto ai traffici illeciti di merce presso lo scalo bizantino, si colloca nell’ambito delle quotidiane attività di vigilanza che le due Istituzioni svolgono a presidio della legalità in ambito portuale. "Bene l’ennesima operazione dei gironi scorsi al porto di Agenzia delle Dogane e Guardia di Finanza per la tutela del Made in Italy e contro l’illegalità nel commercio, operazione che testimonia ulteriormente l’esigenza di tenere alta, in quel punto di arrivo e scambio, la guardia e le azioni contro le operazioni illegali", Roberto Lucchi, direttore provinciale di Confesercenti.

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