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Cronaca

Sabato sindacati a San Felice sul Panaro per cambiare la legge di stabilità

La manifestazione di sabato, dal titolo “Per il lavoro. La legge di stabilità deve cambiare”, si terrà in piazza della Rocca, a San Felice sul Panaro, dalle 10 alle 12

Dopo le iniziative di lotta del novembre scorso, che hanno visto in tante piazze italiane lavoratori e pensionati sollecitare modifiche alla Legge di Stabilità, e in presenza di un testo approvato dal Senato che ancora non risponde positivamente alle richieste dei sindacati, Cgil Cisl e Uil hanno indetto una nuova fase di mobilitazione che vedrà manifestazioni in tutte le regioni italiane il prossimo 14 dicembre.

In Emilia Romagna Cgil, Cisl e Uil terranno una manifestazione regionale a San Felice sul Panaro, in uno dei Comuni più gravemente colpiti dal sisma e dove la popolazione sta cercando faticosamente di ricostruire quanto andato distrutto. La manifestazione è preceduta a livello provinciale da diverse iniziative di informazione che si concluderanno venerdì 13 dicembre, alla mattina, con gazebo e volantinaggio in piazza XX Settembre a Ravenna.

La manifestazione di sabato, dal titolo “Per il lavoro. La legge di stabilità deve cambiare”, si terrà in piazza della Rocca, a San Felice sul Panaro, dalle 10 alle 12. I sindacati stanno organizzando diversi pullman che dalla provincia di Ravenna raggiungeranno la città emiliana (è possibile prenotare i posti nelle sedi sindacali di Cgil, Cisl e Uil oppure on line su www.cgilra.it, amministrazione.ust.ra@cisl.it, segreteria@uil-ravenna.it). Secondo Cgil, Cisl e Uil “la Legge di stabilità non dà risposte ai lavoratori, penalizza i pensionati e conferma la sottrazione ai lavoratori pubblici della contrattazione. Questa legge non dà soluzioni agli esodati, e lascia nell'incertezza i finanziamenti alla cassa integrazione in deroga e ai contratti di solidarietà”.

I sindacati chiedono "meno tasse per i lavoratori e i pensionati. In particolare chiedono: un aumento delle detrazioni per i lavoratori dipendenti e per i pensionati nel 2014; la definizione di una norma che destini automaticamente le risorse provenienti dall’evasione fiscale, dalla spending review e dalle rendite finanziarie, per un sistematico aumento delle detrazioni per i lavoratori e i pensionati. I sindacati rivendicano inoltre misure a difesa del lavoro con: la riapertura della contrattazione nei settori pubblici; il finanziamento della Cig in deroga, dei contratti di solidarietà e allungamento di 12 mesi del periodo massimo di accesso agli ammortizzatori sociali; la rivalutazione delle pensioni". “Per il futuro del lavoro – concludono i sindacati- chiediamo nuove politiche industriali, maggiori investimenti per lo sviluppo del territorio, più risorse per le politiche sociali”.

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