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Scontrino, questo sconosciuto: un negoziante su due non lo emette

Cresce l'evasione fiscale nel nostro territorio: i controlli della Guardia di Finanza hanno fatto emergere una mancata emissione degli scontrini nel 50% dei casi monitorati. Dal 1° gennaio, accertate 1400 mancate emissioni, di cui 359 nel solo mese di agosto

Cresce l'evasione fiscale nel nostro territorio: i controlli della Guardia di Finanza hanno accertato una mancata emissione degli scontrini nel 50% dei casi monitorati. I dati sono stati resi pubblici, martedì mattina, in una conferenza stampa avvenuta presso la sede del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna.

Scontrini fiscali nel mirino della Finanza

Il comandante provinciale della GdF Claudio Ramponi, che ha illustrato la situazione, si è soffermato sia sui dati aggregati sia sul confronto tra il 2011 e i primi 8 mesi del 2012. L'analisi è stata eseguita su tutte le macroaree composte dagli esercenti che vendono beni e servizi con obbligo di emettere un documento fiscale.   

Dal primo gennaio al 31 agosto 2012 sono state accertate 1400 mancate emissioni, di cui 359 nel solo mese di agosto. Per fare una media, si parla di 7/8 scontrini al giorno non regolarmente emessi. Il dato più significativo è comunque emerso dal confronto con il 2011.

Se nel 2011 il 70% dell'evasione si concentrava in 4 macroaree, nel 2012 le macroaree salgono a 7, ad indicare una generalizzazione dell'evasione. Inoltre, per ben 4 categorie i dati dei primi 8 mesi del 2012 hanno già superato i dati dell'intero 2011 e il periodo gennaio-maggio 2012 mostra un'impennata dell'evasione rispetto allo stesso periodo del 2011. "È palese l'aumento della tendenza a evadere - ha dichiarato Ramponi  - Con la crisi, c'è chi ha deciso di evadere anziché contribuire".

Il Comandante ha quindi sottolineato che il fenomeno è piuttosto omogeneo, mettendo a confronto i dati sull'evasione divisi per macroaree con la presenza di tali macroaree sul territorio: si tratta di percentuali praticamente coincidenti, con scostamenti di massimo 3-4 punti percentuali (per esempio: la macroarea bar/pasticcerie/gelaterie/pub/enoteche rappresenta il 17,58% delle attività prese in esame e al 31 agosto 2012 copre il 14,3% delle mancate emissioni; la categoria abbigliamento/tessuti/mercerie rappresenta il 13,59% delle attività prese in esame e al 31 agosto 2012 copre il 14,7% delle mancate emissioni; ecc).

Ramponi ha concluso quindi che non esiste una categoria che evade di più, non c'è una zona del territorio provinciale maggiormente interessata dal fenomeno né un periodo dell'anno. "L'evasione fiscale è un fenomeno sociale ed è una questione di cultura. Anzi, di anti-cultura."

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