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Cronaca

Scontro tra mercantili al largo di Ravenna, riprese le ricerche dei quattro dispersi

Nell'incidente hanno perso la vita due uomini, tra cui un 27enne, mentre altri cinque componenti dell'equipaggio del mercantile turco sono stati soccorsi e trasportati all'ospedale

Sono riprese alle prime luci dell'alba di lunedì le ricerche dei quattro marinai turchi dispersi a seguito dello scontro tra due mercantili, il turco 'Gokbel' e il 'Lady Aziza', che batte bandiera del Belize, avvenuto domenica mattina a circa tre miglia dal porto di Ravenna. Splende il sole, ma a rendere difficoltose le ricerche il vento e il mare molto mosso. Nell'incidente hanno perso la vita due uomini: si tratta del 27enne turco Emrah Karadas, ingrassatore di bordo, ritrovato ancora in vita ma morto all'arrivo in ospedale, e di Murat Kamil Kantoglu, 41enne turco, comandante della nave affondata, recuperato domenica mattina già morto in mare.

RICERCHE SENZA ESITO - Altri cinque componenti dell'equipaggio del mercantile turco sono stati soccorsi e trasportati all'ospedale. I soccorritori si sono concentrati, anche con l'ausilio di elicotteri, sulla zona sud del litorale, al largo di Cervia e di Cesenatico. Ma si sono ormai ridotte al lumicino le speranze di potere trovare i quattro turchi in vita alla luce delle basse temperature dell'acqua. Non si esclude che comandante e primo ufficiale, anche loro tra i dispersi, siano rimasti intrappolati dentro la nave affondata.

Incidente tra mercantili, morti e dispersi (foto Argnani)

VERTICE IN PREFETTURA - In mattinata si è svolta una riunione in Prefettura. All’incontro sono stati presenti il sindaco Fabrizio Matteucci e il vicesindaco di Ravenna, Giannantonio Mingozzi, il Presidente della Provincia, Claudio Casadio, i rappresentanti di Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza, il presidente di Autorità Portuale, Galliano Di Marco, i comandanti della Capitaneria di Porto e dei Vigili del Fuoco, i rappresentanti del servizio di Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna. Nel corso della riunione è stato confermato che le ricerche proseguiranno con l’ausilio anche di due elicotteri dei Vigili del Fuoco e della Guardia di Finanza, un rimorchiatore e due motovedette della Guardia Costiera.

Per le cinque persone ricoverate in ospedale è stato confermato che non sono in pericolo di vita. Per quanto attiene la situazione conseguente alla collisione è stato evidenziato dal Comandante della Capitaneria di Porto che l’ingresso del porto non è pregiudicato dalla presenza del relitto della nave turca, attualmente oggetto di sequestro giudiziario e comunque non suscettibile di immediata rimozione anche nelle more delle procedure avviate dal Comando. “Al momento – ha confermato Mingozzi – non vi sono problemi di alcun genere né impedimenti per l’ingresso nel porto canale; accanto al relitto vengono posizionate apposite boe e la Capitaneria di porto ha provveduto a segnalarne la presenza con tutti gli strumenti informativi a sua disposizione. Contiamo comunque che al più presto venga rimosso, ovviamente nel rispetto delle procedure di legge".

La Capitaneria di Porto ha segnalato anche segnalato di aver provveduto a diffidare gli armatori delle due navi incidentate in merito all’assunzione di responsabilità in ordine al recupero delle stesse ed all’eventuale attività di bonifica per fatti che eventualmente dovessero verificarsi in conseguenza dell’affondamento. Secondo quanto riferito non si registrano infatti sversamenti e le condizioni del relitto turco, del quale ieri emergeva la prua, non destano preoccupazioni essendo adagiato sul fondale marino. "Al momento non si evidenziano pericoli di carattere ambientale - ha ribadito il vicesindaco -. L’attenzione rimane però massima anche su questo fronte”.

Sono stati presi comunque dal primo momento contatti con il Ministero dell’Ambiente che ha già messo a disposizione un mezzo navale a cura della ditta convenzionata. Proprio in relazione alla delicata posizione del relitto, che si trova in prossimità dell’ingresso/uscita del porto di Ravenna, a tutela dell’incolumità la Capitaneria ha già emesso avviso ai naviganti e, non appena reso possibile, a maggiore garanzia sarà posizionata sul relitto una boa luminosa che ne segnalerà il pericolo ai naviganti H 24. La situazione continuerà ad essere monitorata.

INCHIESTA - Comandanti e ufficiali dei due mercantili scontratisi al largo di Marina di Ravenna potrebbero a breve essere indagati.Si tratta di un atto dovuto. Le ipotesi di reato al vaglio della Procura ravennate sono il naufragio e l'omicidio plurimo colposo. Al momento le indagini coordinate dal pubblico ministero Stefano Stragiotti si sono canalizzate verso la manovra della nave turca "ancora da decifrare" e che "desta perplessità". Gli inquirenti stanno acquisendo sia la documentazione tecnica dei due mercantili che le testimonianze dei rispettivi equipaggi. Le testimonianze hanno fin qui permesso di ricostruire "molti dettagli di quanto accaduto". "La manovra che desta più perplessità è quella della nave turca - ha precisato ancora Stargiotti -: rispetto alle regole marittime ha avuto un comportamento ancora da decifrare, per certi versi anomalo".

L'allontanamento delle due motonavi ha impedito che l'equipaggio siriano potesse magari prestare i primi soccorsi a quello turco. "Non e' ipotizzabile omissione di soccorso", ha spiegato il procuratore Mancini. Inoltre il soccorso "deve essere effettuato da mezzi idonei. E' verosimile che comandante e primo ufficiale turco, tra i dispersi, abbiano abbandonato la nave all'ultimo". Il secondo ufficiale di coperta del mercantile affondato (un 21enne turco, unico ufficiale della motonave 'Gokbel' che e' riuscito a salvarsi) è stato raggiunto da un avviso di garanzia per l'articolo 450 del codice penale. Secondo quanto finora riferito dal ragazzo, difeso dall'avvocato Aldo Guerrini, c'era lui alla barra del timone poco prima dell'impatto con la 'Lady Aziza', mentre il primo ufficiale era al radar e il comandante alla navigazione a vista.

RINGRAZIAMENTI - Il sindaco ha ringraziato “tutti coloro che a qualsiasi titolo sono stati impegnati nelle operazioni di soccorso, in una situazione di grandissima emergenza, a causa delle proibitive condizioni meteo marine. Tutto il personale coinvolto ha operato con professionalità e reciproca collaborazione, mettendo al servizio degli altri competenza e impegno, senza risparmiarsi e anche a rischio della propria incolumità”.

L'INCIDENTE - Il cargo turco, con 11 marittimi turchi e un carico di fertilizzanti a bordo, stava puntando sul porto romagnolo per attraccare alla banchina della 'Nadep', mentre l'altro mercantile battente bandiera del Belize (con nove membri di equipaggio, tutti siriani) era appena salpato dalla medesima banchina alla volta di Porto Nogaro, nell'udinese, dopo avere scaricato concime. L'allarme alla sala operativa della Capitaneria di Porto è giunto poco dopo le 8.40.

E' possibile che la nave turca sia stata centrata di poppa, colando a picco in pochi minuti in un fondale di 15 metri circa. Quindi si è adagiata con la poppa, mentre la prua è rimasta fuori dall'acqua costituendo ora intralcio per la navigazione. E' la ragione per la quale uno dei naufraghi e' rimasto incastrato nel relitto. Altri sono riusciti a salire sulle scialuppe, mentre altri ancora sono caduti in mare. "Un incidente - ha precisato il capitano di vascello Giuseppe Meli, comandante della Capitaneria di porto di Ravenna - unico nel suo genere per il porto di Ravenna". La "Lady Aziza" non ha riportato particolari danni ed è stata rimorchiata in porto. Ora è a disposizione della magistratura. Sulla base di quanto finora emerso circa la dinamica dell'impatto tra i due mercantili a Ravenna, le ipotesi di reato al vaglio della Procura appaiono due: l'omicidio plurimo colposo e il naufragio.

SINDACATI - Cgil, Cisl e Uil di Ravenna, insieme alle rispettive categorie dei lavoratori marittimi, esprimono "profondo cordoglio per le tragiche conseguenze della collisione navale". I sindacati condividono il dolore dei familiari delle vittime e l'angoscia dei familiari dei dispersi. Cgil, Cisl e Uil, "in attesa che le autorità competenti definiscano compiutamente la dinamica e le responsabilità di quanto avvenuto", "rimarcano ancora una volta quanto sia fondamentale, per la tutela dei lavoratori, soprattutto in un settore dalle forti specificità quale quello marittimo, l'impegno per la massima diffusione della cultura della sicurezza anche attraverso l'utilizzo di tutte le modalità e le apparecchiature che consentano il più alto livello di prevenzione".

LEGACOOP - Legacoop Romagna ha ringraziato "i soci e gli operatori della Cooperativa Ormeggiatori, che insieme ‎alla Capitaneria, ai Rimorchiatori e ai Piloti sono stati tra i primi a prestare soccorso alle vittime del naufragio avvenuto domenica nelle acque di fronte al porto di Ravenna. Il bilancio, purtroppo pesantissimo, sarebbe potuto essere ancor più grave senza il coraggio di chi ha rischiato la propria vita, con uno slancio che non è esagerato definire eroico.‎ Dopo avere recuperato quattro persone, infatti, gli Ormeggiatori hanno rischiato a loro volta di affondare a causa delle condizioni meteomarine proibitive. Tutta Legacoop Romagna si unisce alle attestazioni di stima delle autorità competenti per il comportamento tenuto‎ dalla cooperativa Ormeggiatori. È con particolare orgoglio che ci fregiamo di poterla annoverare tra le imprese associate".

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