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Cronaca Russi

Scritte spray offensive sui muri della Casa del Popolo Comunista: "I soliti fascisti di sempre"

Sul muro della Casa del Popolo Comunista 'Antonio Gramsci' di Russi è apparsa la scritta spray offensiva 'Comunisti del ca..", accompagnata dal simbolo dell'anarchia

Nella notte tra sabato e domenica è stato imbrattato il muro della Casa del Popolo Comunista 'Antonio Gramsci' di Russi, sul quale è apparsa la scritta spray offensiva 'Comunisti del ca..", accompagnata dal simbolo dell'anarchia. "Come Comunisti, stare sulle scatole a tutti è il “mestiere” che ci viene meglio - commentano il fatto dalla segreteria del circolo di Rifondazione Comunista di Russi - Ma che ogni tanto qualche “buontempone” debba ricordarcelo, alla lunga può infastidirci. Quando, poi, per comunicare le sue “paure” quel buontempone faccia ricorso a simboli non suoi, che non gli appartengono né per modalità né per stile né, figuriamoci, per cultura politica e storica (i suoi sodali la storia l’avrebbero volentieri cancellata), allora si colma la misura e ci si costringe, nostro malgrado, a rispondere per le rime. A questo “cialtrone”, dunque, che la scorsa notte ha deciso di dare lavoro a qualche compagno imbianchino, scrivendo quella frase che segnala, oltre al suo livello di educazione, anche quello culturale, vogliamo dire che è inutile che si nasconda dietro simboli non suoi, appunto, perché il suo modo di fare è sempre quello manifestamente fascista di chi si aggira di notte, mentre le persone che lavorano si riposano, per esporre il suo pensiero sui muri, visto che sulla carta proprio non gli riesce (lui i libri vorrebbe bruciarli, tutti)".

"Fascisti erano quelli che assaltavano sedi sindacali e case del popolo e scrivevano sulle vetrine dei commercianti ebraici, fascista è questo “gaglioffo” che usa la vernice per affermare il suo essere al mondo. Ebbene, a questo “lestofante” - dichiaratamente contro la giustizia sociale e la solidarietà umana - vogliamo dire che continueremo a fare il possibile per indurgli ancora più gravi accessi di bile perché i Comunisti, che hanno respinto i suoi sodali e “maestri”, non si intimidiscono con quattro segni di vernice su un muro - proseguono - Abbiamo volutamente scritto al singolare maschile perché non possiamo credere che per scrivere una tale idiozia ci sia voluto più di un “manigoldo”, ma soprattutto perché abbiamo troppa stima nell’intelligenza e nelle capacità delle donne. P.S. Cialtrone, gaglioffo, lestofante, manigoldo, lo spieghiamo - ovviamente - al solo scopo della comprensione da parte del cerebroleso autore delle scritte sulla nostra sede, sono tutti sinonimi di: furfante, malfattore, brigante, briccone, canaglia, malvivente, ecc. Chissà, forse sentirsi dare del malvivente lo faccia riflettere e lo riporti nel consesso delle persone civili ed educate".

"Sono insieme ai comunisti di Russi per ribadire che il fascismo, pur con le sue mille facce e applicazioni locali, sempre e in ogni luogo ha due soli tratti caratteristici che ce lo fanno riconoscere: la violenza e la denigrazione del pensiero altrui. Non abbassare la guardia tenendo viva la memoria; tenere alto il livello culturale e la coesione sociale sono i compiti che i comunisti debbono assolvere, anche ricostruendo un tessuto popolare di antifascismo militante, perché quel che è stato non debba più tornare", commenta il candidato sindaco di Ravenna della lista “Comunisti Uniti” Alessandro Bongarzone. "Con il gesto di stanotte si torna al fascismo dei primi tempi - continua - quello che s’impossessava di simboli e luoghi del proletariato per rendere irriconoscibile e mimetizzare il messaggio di odio che produceva. Hanno fallito allora, non ce la faranno oggi se, come allora, saremo in grado di ricostruire un tessuto di relazioni con le altre forze antifasciste e di ancoraggio culturale nella società che sia in grado di Resistere alla follia dei malviventi che vorrebbero ricacciarci indietro".

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